Niente calcoli, è tempo di mettere da parte il fioretto. Adesso serve badare al sodo

Nelle ultime giornate il Parma pare avere trovato una sua quadratura che mancava da tempo, ma puntualmente dopo una grandissima prestazione contro una big, con tre punti portati in cascina, è sempre arrivata una caduta contro squadre meno quotate. Ma non sempre, nelle sconfitte, è arrivata anche una brutta prestazione, anzi: spesso il Parma ha raccolto meno di quanto seminato nel corso dei novanta minuti sul terreno di gioco.

Ma non ci si può appellare alla sfortuna. O meglio, non si deve. Perché in alcune partite è mancato quel pizzico di fortuna che avrebbe permesso di portare a casa i tre punti con merito, ma quella fortuna il Parma se la deve andare a cercare, a partire da oggi e per tutte le partite che restano per finire la stagione, che siano 9 oppure 14. Servirà mettere da parte il fioretto, che il Parma ha mostrato di saper imbracciare e maneggiare con cura, mostrandosi spesso e volentieri bello e preciso, anche al cospetto di squadre che del "brutto" calcio fanno la loro arma migliore, e servirà sfoderare la spada. 

LEGGI QUI - PL - Parolo: "Il Parma ha la necessità e l'obbligo di far punti. Il 4-3-3 mi piace come soluzione"

Mancano nove giornate di regular season ed i crociati hanno l'obbligo minimo di centrare i playoff, e se possibile con un buon piazzamento. Servirà dunque macinare punti su punti, di settimana in settimana, per chiudere senza rimpianti. E per farlo serviranno cattiveria e cinismo, quel pizzico di attenzione in più, unito ad una spensieratezza che i crociati hanno avuto solo per poche partite ad inizio anno, nelle quali hanno poi cercato giocate che si provano solo in fiducia, trovando anche ottimi risultati. E qui il Parma deve cercarsi la sua fortuna: la qualità non manca di certo, ora va mostrata senza paura di incappare in errori.

LEGGI QUI - Pecchia: "Spesso ci manca un guizzo, le giocate individuali possono rompere gli equilibri"