Il Parma riparte dai suoi talentini, ma per dare un senso alla politica di Krause bisogna tornare in A. E per tornare in A, urge modificare la strategia di mercato

Per consolarsi dopo la cocente doppia sfida col Cagliari, il Parma, in questi giorni, si è regalato i rinnovi di tre talentini come Circati, Corvi e Bonny: tre ragazzi di prospettiva che rappresentano non solo il il presente, ma anche il futuro della squadra ducale. Una mossa totalmente in linea con quello che è il progetto neanche troppo segreto del presidente Krause. Un progetto ambizioso, per certi versi affascinante, che però, a mio modesto parere, mal si sposa con il presente della società crociata: un presente che, ahinoi, si chiama ancora Serie B.
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Pensiamo, ad esempio, a Sohm: è stato pagato tanto, ha deluso per due anni e mezzo, ha iniziato a far bene solamente da qualche mese, e adesso che finalmente potremmo raccogliere i frutti dell'investimento, siamo quasi costretti a venderlo perché (probabilmente) il ragazzo ha voglia di confrontarsi con campionati più stimolanti e prestigiosi. Risultato: non ci ha aiutati né a restare né ad andare in A, abbiamo dovuto aspettarlo pazientemente, e adesso che pare cominciare a sbocciare, potremmo salutarlo sul più bello, peraltro guadagnandoci poco o nulla dalla sua cessione. E quindi ha ancora senso continuare ad attuare questa politica pur sapendo che, in qualche modo, rende molto più difficoltoso il raggiungimento dell'obiettivo promozione (promozione che, ricordiamolo, permetterebbe al Parma di aumentare di gran lunga gli incassi rispetto ad oggi) e non permette di conseguire plusvalenze considerevoli? Per quanto mi riguarda, la risposta è semplicissima: NO!
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Che cosa fare, quindi, per dare realmente un senso al progetto giovani? Anche in questo caso, la risposta è semplice (perlomeno sotto l'aspetto teorico): tornare il prima possibile in Serie A. E per tornare il prima possibile in Serie A, urge, a mio avviso, un deciso cambio di rotta per ciò che concerne le strategie di mercato. Niente più ragazzini scovati in giro per il mondo, e spazio a giocatori pronti, possibilmente di categoria, che possano dare sin da subito alla squadra quella marcia in più per restare dall'inizio alla fine nelle zone nobili della classifica. E a proposito di giocatori "pronti", poi, sarebbe fondamentale riuscire ad accaparrarsi un centravanti da 20 gol a stagione, quello che ci è mancato in questi due anni. E se ha cambiato idea Guardiola (peraltro riuscendo a vincere praticamente tutto ciò che c'era da vincere, Champions compresa), uno che considerava "lo spazio" come il suo centravanti ideale, direi che potremmo farcela benissimo anche noi...
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