Il Parma dei giovani vince e convince. Serve tempo, ma la qualità a disposizione è tanta

28.10.2020 22:39 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Il Parma dei giovani vince e convince. Serve tempo, ma la qualità a disposizione è tanta
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Il Parma termina il terzo turno di Coppa Italia con una netta vittoria sul Pescara, un 3 a 1 mai realmente in discussione, con i crociati che hanno alzato il proprio baricentro a ridosso dell'area avversaria sin dai primi minuti di gioco. Come sempre la Coppa Italia regala sorprese di formazione, a partire dalla difesa, che oggi vedeva Botond Balogh, al debutto assoluto, a centro difesa al fianco di Gagliolo. Partiamo proprio dal difensore classe 2002 ungherese: una tranquillità ed una capacità di lettura dell'azione che a 18 anni è difficile vedere. Mai in difficoltà, ha gestito con calma olimpica qualsiasi questione, facendo valere il proprio fisico imponente. Con l'ingresso di Valenti a venti minuti dal termine si è anche spostato sull'out di destra, gestendo senza patemi. E veniamo al centrale argentino: nell'uno contro uno è insuperabile, roccioso e puntuale nell'intervento. Deve trovare le giuste misure con i compagni di reparto, ma è il classico tempo di ambientamento che viene concesso a tutti, figuriamoci ad un difensore centrale di 21 anni appena arrivato in Europa. Per il Parma due centrali dal futuro assicurato, a cui va lasciato il tempo di crescere.

Passiamo al centrocampo dove la nota più lieta è sicuramente Simon Sohm. Un vero e proprio trattore in mezzo al campo. Su e giù, a raddoppiare insieme al terzino e poi ad accompagnare l'azione offensiva, con decine di palloni recuperati e quelli persi che si contano sulle dita di una mano. Senza dimenticare i due gol del primo tempo, frutto di due suoi passaggi geniali. E ricordiamo che è un classe 2001, ma non mi sorprenderei nel vederlo titolare a brevissimo. Più indietro invece Cyprien, in ritardo di condizione, ma che a sprazzi ha lasciato vedere giocate importanti. Dovrà essere bravo mister Liverani a farlo rendere al meglio nel gioco del Parma. Un po' come successo oggi con Nicolussi Caviglia, che da trequartista ha sfoderato una prestazione maiuscola. Certo gli avversari spesso e volentieri gli lasciavano libertà di giocata, ma l'idea del giovane trequartista era sempre giusta e puntuale: tanta qualità al servizio della squadra.

Davanti oggi la prestazione da sottolineare è di Yann Karamoh, non di certo una scoperta odierna, ma pur sempre un classe 1998. Immarcabile e cinico: il Karamoh che serve al Parma. Di fianco a lui Adorante ha fatto tanto lavoro sporco, ma al momento di concludere a rete si è fatto sempre trovare: gran parata sul primo colpo di testa, rete con un perfetto tiro a giro al secondo tentativo. Probabilmente il meno pronto dei giovani oggi in campo, ma le prospettive sono rosee, così come per Artistico, classe 2002 al debutto tra i professionisti. Il futuro del Parma è in buone mani, o meglio in ottimi piedi, in attesa di scoprire gli altri acquisti estivi: se saranno sulla falsariga di quelli visti finora ci sarà da divertirsi a breve. Tempo al tempo, e a mister Liverani.