Il mercato che verrà si preannuncia impegnativo: almeno un big saluterà, previsti diversi volti nuovi. Circati, investimento per il futuro

Mentre Cagliari e Bari si giocano la possibilità di andare in Serie A come terza promossa, il Parma mastica amaro. Perché, nonostante le tante difficoltà di questa stagione, poteva tranquillamente esserci la squadra crociata al posto dei sardi, se non fosse stato per il blackout nell'ultimo quarto della semifinale d'andata dei playoff. Ma il doppio confronto con il Cagliari è già negli almanacchi, ed è tempo di pensare al calciomercato che verrà. Un mercato non semplicissimo da prevedere, in particolare quello del Parma, che intanto potrebbe cambiare almeno parzialmente il suo progetto tecnico. Il nodo Vazquez, infatti, sarà il primo punto focale al quale la dirigenza emiliana dovrà rivolgere le proprie attenzioni. Senza di lui, Pecchia accantonerebbe quasi certamente il 4-2-3-1 per proporre un altro modulo, magari quel 4-3-3 già visto in questa stagione dove l'italo-argentino ha svolto - egregiamente - il ruolo di finto centravanti. 

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Per un eventuale addio del Mudo, comunque, non è ancora detta l'ultima parola: potrebbe anche arrivare un ulteriore rinnovo annuale, sebbene al momento non sia questa l'ipotesi più accreditata, visto che le eventualità di un ritorno al Belgrano o al Palermo non sembrano poi così remote. In ogni caso, potrebbero esserci anche altri big con le valigie in mano: se Buffon potrebbe restare un altro anno (magari più con un ruolo da uomo spogliatoio), che Adrian Bernabé abbia infatti molti estimatori in giro è cosa nota. C'è da dire che lo spagnolo non ha mantenuto proprio tutte le promesse rispetto alla sfavillante seconda parte di stagione 2021/2022, quando fu grande protagonista nel Parma di Iachini. Sicuramente però il catalano ha talento, le squadre di Serie A lo hanno notato e per il Parma, avendolo prelevato da svincolato, una sua cessione potrebbe rappresentare un tesoretto importante. Attenzione anche alla crescita di Simon Sohm negli ultimi mesi, che potrebbe aver fatto registrare vari interessamenti in categoria superiore e all'estero, senza poi contare le situazioni di Dennis Man e Valentin Mihaila, che però rispetto all'anno scorso si sono inevitabilmente deprezzati. Certo, Krause ha dimostrato di non voler vendere con grande facilità, a parte il caso di Oosterwolde. Ma, al terzo anno consecutivo di B, è inevitabile che si cercherà di contenere le perdite, vista la grossa differenza di introiti dalle tv tra Serie A e cadetteria, oltre ad alcuni contratti molto pesanti in rosa.

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Sarà inoltre un calciomercato difficile anche per via della concorrenza. Se nel campionato che sta per concludersi c'era una corazzata come il Genoa, e il Cagliari poteva contare su diversi giocatori fuori categoria (e non è detto che i sardi non restino in B, ndr), nella prossima stagione il Parma dovrà scontrarsi nuovamente con la sempre pericolosa Cremonese, con un Palermo dalle rinnovate ambizioni, più la situazione della Sampdoria da monitorare. E occhio anche alla facoltosa proprietà del Venezia, oltre alla squadra che perderà la finale playoff (perché anche il Bari non è da meno del Cagliari). Personalmente odio le frasi fatte del tipo questa non è una Serie B, ma una Serie A2, ma la certezza è che ai nastri di partenza del prossimo campionato ci saranno tante pretendenti per la promozione. Insomma, un bel lavoro da fare su tutti i fronti per il nuovo Managing Director Sport Roel Vaeyens, dal quale mi aspetto diversi movimenti in entrata e in uscita. Immagino assisteremo a qualche colpo di categoria, ma anche alla solita infornata di giovani promettenti provenienti da svariate parti del mondo: di per sé non è un modo di fare mercato sbagliato, basti pensare all'Udinese, ma l'augurio è che i risultati possano essere diversi da quelli già visti, anche in virtù della positiva esperienza di Vaeyens a Bruges. Si vedrà, questo dipenderà anche dal budget a disposizione, ma come vedete i punti interrogativi sono molti.

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In mezzo a tante domande, una certezza in questo momento: Alessandro Circati. Il rinnovo contrattuale del "fidentino d'Australia" è cosa fatta, ed è stato reso ufficiale quest'oggi: un bell'investimento per il giovane difensore classe 2003, che ha scelto di rappresentare la Nazionale australiana e che potrebbe guidare la difesa del Parma negli anni a venire. Le sue potenzialità si intravedono, di personalità ne ha da vendere: già quest'anno ha fatto vedere molte cose interessanti, e probabilmente nella prossima stagione troverà ancora più spazio.

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