Keita sul razzismo: “Agli stupidi rispondo con il sorriso, bisogna avere fiducia in se stessi”
Per inaugurare un nuovo speciale progetto organizzato dal Parma Calcio, il “Gialloblu Youth Reporters", Mandela Keita si è presentato a una platea di giovani giornalisti. Bambini e bambine tra i 6 e i 10 anni hanno dialogato e chiacchierato con il belga, toccando anche temi importanti come quello del razzismo. Questo il pensiero di Keita.
Hai vissuto casi di razzismo in campo, su di te o dei tuoi compagni?
“Si, anche da giovane, ma io sono tranquillo e gentile e quando succedono queste cose bisogna restare calmi e positivi. Non si possono cambiare, penso che bisogna sempre avere fiducia in te stesso e non ascoltare gli altri. Sono molto sociale e parlo con tutti nella squadra. Mi hanno difeso e io ho difeso gli altri”.
Come si deve affrontare il tema del razzismo?
“Con il sorriso, bisogna sempre essere felici e ridere. Chi fa queste cose è stupido, allora tu devi pensare a te stesso e essere positivo”.
Ti hanno mai preso in giro per il colore della pelle?
“Personalmente no, forse a undici o dodici anni, ora no. Non lo sento, la gente che fa questo non la ascolto perché sono educato”.
Quando sbagli in campo come ti senti?
“Io sono molto tranquillo perché tutti fanno errori. Anche i più forti fanno errori, quindi quando li faccio io sono tranquillo. La squadra mi aiuta e mi dice di riprovare”.
E’ mai successo che ti insultassero per questo?
“Sì, ma io sono sul campo e non sento queste cose. Quando sbaglio sento rumore ma non cosa dicono, non mi preoccupo”.


