La C verso la ripartenza ma i medici sono contrari: Reggiana sul piede di guerra

22.05.2020 22:38 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
La C verso la ripartenza ma i medici sono contrari: Reggiana sul piede di guerra
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Dopo il Consiglio Federale di due giorni fa, si è stabilito che anche la Serie C debba riprendere con il campionato, ribaltando l'iniziale decisione che vedeva le quattro promozioni in B. Contro questa decisione si è schierata l'associazione medici italiani di calcio (Lamica) guidata da Enrico Castellacci, che sostiene che l'attuale protocollo sanitario sia inattuabile nella categoria. Contro questa presa di posizione si è schierata la Reggiana, già sul piede di guerra dopo l'iniziale decisione di chiudere i campionati, e che quest'oggi, con un comunicato, ha attaccato LAMICA, che avrebbe inviato una lettera alla FIGC esponendo i propri dubbi: "Per quanto riportato da autorevoli fonti di stampa, LAMICA (Libera Associazione Medici Italiani Calcio) avrebbe inviato al Consiglio Federale ed alla Lega Pro una lettera per la quale “tutti (??) i medici della Serie C hanno sottoscritto un documento nel quale giudicano inapplicabile per la loro serie il protocollo sanitario e prefigurano iniziative clamorose. I tamponi ogni tre giorni e test sierologici sarebbero troppo costosi (??) per le società di Lega Pro. Le strutture per il ritiro forzato in caso di positività non sono a disposizione per gran parte delle società (??)”.

La Reggio Audace contesta fermamente le riportate dichiarazioni atteso che il responsabile sanitario della società non ha mai sottoscritto tale lettera. Anzi, con comunicato stampa si è dichiarato pronto ad avviare tutte le procedure necessarie al riguardo. Per quanto concerne i costi e le strutture alberghiere, il club ha già provveduto a disporre tutti i presidi medici necessari per il rispetto del vigente protocollo. Allo stesso modo ha preventivato i costi per eventuali ritiri forzati avendo la disponibilità del fabbisogno finanziario per tutte le evenienze".