Dal 14 settembre al 14 dicembre: cronaca dei 90 giorni di Fournier al Parma

31.12.2022 20:10 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Dal 14 settembre al 14 dicembre: cronaca dei 90 giorni di Fournier al Parma
© foto di Parma Calcio 1913

Se c'è qualcosa che ha assunto i contorni del misterioso e paradossale in questa prima parte di stagione 2022/2023 in casa Parma, questa è sicuramente la breve esperienza parmigiana di Julien Fournier. L'incarico del dirigente francese è durato appena novanta giorni, dopo i quali si è separato dai colori crociati. "Scelta condivisa", c'era scritto sulla nota del club che ha annunciato l'addio dell'ex Nizza, che in rossonero aveva inaugurato un ciclo molto interessante che ha portato il club a prosperare, facendola diventare una squadra forte e nel giro delle coppe europee. Ma come si è svolta la parabola dell'ex Managing Director Sport?

IL LUNGO CASTING PER SOSTITUIRE RIBALTA - In estate, il Parma aveva salutato Javier Ribalta. Il giovane dirigente spagnolo, arrivato l'anno precedente, non è riuscito a costruire una squadra che potesse riconquistare la Serie A al primo colpo. L'esperimento Maresca in panchina non ha pagato, e neanche il suo successore Iachini è riuscito a raddrizzare la rotta per portare la nave in porto. Dietro l'addio una serie di dicerie, inclusi possibili contrasti con la proprietà circa il nuovo allenatore (pare Ribalta volesse Fabio Grosso, tra l'altro oggi capolista in B con il suo Frosinone). I crociati si sono così trovati scoperti nel ruolo per tutta l'estate, dovendosi affidare per il calciomercato al duo Pederzoli-Notari. Fino alla nomina di Fournier, dopo un casting interminabile tra scrematura di curriculum e colloqui, arrivata in pieno settembre a finestra trasferimenti ormai chiusa.

LA PRESENTAZIONE DI FOURNIER - Il dirigente francese si è così presentato in conferenza stampa, di fatto praticamente l'unica occasione in cui i tifosi hanno potuto fare la sua conoscenza. Vista con gli occhi di oggi, la stessa conferenza di Fournier presenta dei passaggi che fanno un po' pensare. Quel "dopo il Nizza volevo riposarmi... poi è arrivato il Parma" fa capire come forse la motivazione del dirigente francese non fosse poi ai massimi livelli. Questa forse è dietrologia, anche se qualche domanda è lecito farsela nonostante Fournier si sia poi detto pronto a conoscere la squadra, la società e la struttura, promettendo tanto lavoro e soprattutto competitività. Questo è quel che accadde il 14 settembre.

I PRIMI SCRICCHIOLII - Che qualcosa non andasse per il verso giusto lo si è iniziato a capire dopo un po'. Si è parlato di possibili frizioni tra il dirigente e il presidente circa il mercato da adottare a gennaio, con Fournier che intendeva cercare elementi più esperti e adatti alla categoria, andando in una direzione un po' diversa dalla politica della ricerca dei giovani talenti spesso adottata dal club. Anche la lontananza dalla famiglia potrebbe avere inciso, così come la differenza di visione gestionale. Fatto sta che nell'ultimo mese Fournier si è visto sempre meno nelle uscite istituzionali del club, apparendo sempre meno anche allo stadio.

L'ADDIO - Qualcosa nell'aria si avvertiva già da tempo. Lo scorso 7 dicembre, alla vigilia del match con il Benevento, a precisa domanda di un collega della stampa, mister Pecchia ha "dribblato" (anche giustamente, dal suo punto di vista) una richiesta di chiarimenti circa possibili frizioni tra Fournier e la società. Esattamente una settimana dopo, il 14 dicembre, in serata è arrivato il comunicato ufficiale del Parma che decretava l'addio del dirigente francese. Un'esperienza durata appena 90 giorni per Fournier, che per la società sa tanto di tempo perso e che lascia il Parma scoperto in quel ruolo ancora una volta con il calciomercato alle porte.