PL - Marchionni: "Parma è casa mia. Liverani ha le carte in regola per far tornare in alto i crociati"

19.12.2020 14:05 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Marchionni: "Parma è casa mia. Liverani ha le carte in regola per far tornare in alto i crociati"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Attualmente è alla guida del Foggia - con lusinghieri risultati da allenatore - nel girone C di Serie C, ma Marco Marchionni in passato è stato soprattutto una bandiera del Parma, oltre che calciatore della Juventus. La sfida tra ducali e bianconeri da ormai trent'anni rappresenta una classica della nostra Serie A, che per tanto tempo ha rappresentato addirittura uno scontro al vertice ai tempi delle 'sette sorelle'. Ora gli obiettivi sono diversi: salvezza per i primi, vincere (ancora) tutto per i secondi. Ma le difficoltà in entrambi i casi non mancano. Ai microfoni di ParmaLive.com, ecco la nostra chiacchierata con l'ex centrocampista classe 1980 nativo di Monterotondo. 

Parma-Juventus è alle porte. Che gara si aspetta? 
"Mi aspetto una gara un po' particolare. Il Parma arriva da un momento non bellissimo, ma anche la Juventus. I gialloblù non riescono a vincere partite consecutive, i bianconeri sono reduci da risultati altalenanti. Ma c'è un allenatore che è capace di far svoltare la sua squadra". 

Da D'Aversa a Liverani molto è cambiato sul piano del gioco e solo da poco la squadra sembra assimilare maggiormente il credo dell'ex tecnico del Lecce. I crociati sono sulla strada giusta?
 
"Credo di si, a volte serve avere tempo e pazienza per assimilare tutti gli schemi. E Liverani è qui da poco tempo. La squadra, in questo momento, sta acquisendo tutto cercando fare qualcosa di diverso". 

Dove può arrivare questo Parma? 
"Non deve porsi limiti, è il bello del calcio. Questa squadra ha qualità, per certi versi è rimasta praticamente la stessa. E c'era un altro impianto di gioco. Liverani però ha tutte le carte in regola per far tornare in alto questa squadra". 

Al timone della società c'è Krause. È l'uomo giusto per tornare grandi? 
"Secondo me il Parma deve fare di tutto per tornare a certi livelli. Lui ha creduto in questa realtà, portando il suo entusiasmo. Ciò non può che far bene alla squadra e all'ambiente". 

Di società se ne intende. Hae vissuto il periodo di Tanzi ma anche quello di transizione immediatamente successivo. Cosa ricorda?
"Era un momento un po' particolare. Con i Tanzi era tutto bello, c'era un presidente che riusciva a far sentire la squadra veramente forte. I fatti successivi hanno minato tutto, ma chi poi è subentrato è riuscito a tenere a galla la squadra, anche in A. Ci sono stati momenti che mi hanno sicuramente insegnato cose importanti". 

Quali ricordi ha della sua esperienza in gialloblù? 
"Ce ne sono talmente tanti che sarebbe brutto dirne soltanto uno. Se dovessi scegliere una partita direi lo spareggio contro il Bologna. Fu una sofferenza, ma i miei compagni realizzarono un'impresa eccezionale. Io ero infortunato, ma ricordo tutto volentieri". 

Adesso il suo presente si chiama Foggia. A giudicare dai risultati, siete partiti col piede giusto...
"Si, inizialmente qualche difficoltà non è mancata. Ci sono state quattro sconfitte consecutive, ma poi la squadra si è assestata, è cresciuta. E ora sta raccogliendo risultati importanti. Qualcosa è cambiato, i ragazzi stanno dimostrando il loro valore. Si sta creando un gruppo importante ed è questo quello che conta davvero". 

Come interpretare il ruolo dell'allenatore dal punto di vista di Marchionni? Che figura è e quanto incide sulla squadra? 
"E' importante avere la giusta distanza con la squadra, creando allo stesso tempo un bel rapporto con essa. I giocatori si devono fidare di te e tu di loro. Il mix giusto serve a far andare tutto per il meglio. Uniti si possono raggiungere sempre traguardi impensabili, ma l'allenatore deve sempre evidenziare la realtà dei fatti. Per il bene della squadra e non del singolo". 

Tornerebbe a Parma in futuro?
"Ho sempre detto che Parma è casa mia, sarebbe scontato dire di si. Parma è un modello, una piazza dove è bello poter giocare è bello e intenso". 

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