Signore e signori, dopo due anni abbiamo finalmente una squadra. E Mihaila è diventato decisivo: l'esperienza di Bergamo lo ha rigenerato

09.08.2022 00:00 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Signore e signori, dopo due anni abbiamo finalmente una squadra. E Mihaila è diventato decisivo: l'esperienza di Bergamo lo ha rigenerato
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La bella e convincente vittoria ottenuta sul non semplice campo della Salernitana ha confermato una volta di più quello che avevamo già notato sin dalla prima amichevole: malgrado la rosa sia sostanzialmente la stessa di qualche mese fa (con l'aggiunta di 3-4 pedine mirate), il Parma di Fabio Pecchia è davvero tutt'altra cosa rispetto alla squadra vista all'opera nella passata stagione. Ogni giocatore sa esattamente quello che deve fare e viene finalmente impiegato nel proprio ruolo naturale. Giovani che sembravano spaesati ora appaiono più sicuri e consapevoli dei propri mezzi. Il gioco è a tratti bello da vedere, ma soprattutto è efficace. Ma l'aspetto più importante da rimarcare, a mio avviso, è la compattezza e lo spirito di unione che si notano in campo: niente più individualismi o rimproveri ai compagni per un passaggio sbagliato/mancato: adesso tutti sembrano remare nella stessa direzione e, se necessario (come accaduto nella prima parte di gara all'Arechi), sono disposti a soffrire e a correre anche per il compagno in difficoltà. Insomma, signore signori, forse è ancora troppo presto per dirlo con assoluta certezza, ma a me sembra proprio che, dopo due anni disastrosi, finalmente abbiamo una squadra. Una squadra in tutti i sensi.

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Oltre ad un gruppo unito (e scusate se è poco), l'impressione è che abbiamo trovato finalmente anche un uomo-gol. Ci aspettavamo che ad interpretare questo ruolo potesse essere uno dei tre centravanti (i quali, è bene sottolinearlo, considerando tutte le uscite da luglio ad oggi, sono ancora clamorosamente tutti e tre a secco). E invece, a sorpresa, l'uomo della provvidenza, almeno per il momento, si chiama Valentin Mihaila, giocatore che già aveva lasciato intravedere doti importanti al suo arrivo in Italia, ma che poi si era un po' perso nella passata stagione, malgrado la chiamata dell'Atalanta possa far pensare il contrario. Ed è proprio l'esperienza vissuta a Bergamo, che, a mio parere, nonostante lo scarso minutaggio, può aver fatto maturare l'esterno offensivo rumeno, accortosi probabilmente che, per arrivare a certi livelli, bisogna lavorare duro ogni giorno e sempre con grande umiltà. Essersi allenato con gente come Zapata, Ilicic, Muriel, Malinovskyi e Pasalic, tanto per fare qualche nome, non può che aver fatto bene al nostro VM24, il quale avrà di certo imparato la lezione e ora vorrà metterla in pratica a Parma, per poi provare a spiccare definitivamente il volo, con o senza i crociati.

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