Roma non è stata costruita in un giorno. E neanche Parma

07.10.2021 23:03 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Roma non è stata costruita in un giorno. E neanche Parma
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Nelle settimane in cui si osserva la pausa per le Nazionali, parlare di calcio di club è più complicato del solito. Il rischio di restare a corto di argomenti è infatti concreto e, al di là dei giocatori del Parma convocati nelle rispettive selezioni, non ci sono moltissime novità. Nei giorni scorsi, però, hanno cominciato a muoversi delle voci circa un possibile avvicendamento in panchina in casa crociata. Si è letto di Gattuso, Cannavaro, Donadoni, Pirlo... tutti nomi che, conoscendo come opera la proprietà americana, potrebbero quantomeno piacere a Krause. Sinceramente però non mi sembra giusto processare Maresca sin da ora. Del resto la proprietà ha investito fortemente sull'ex mister del Manchester City Under 23, con cui c'è un accordo triennale. Ora, possiamo credere che non ci sia fiducia verso un allenatore se quest'ultimo ha firmato un contratto a media scadenza? Mi pare evidente che il progetto ci sia, la scelta del tecnico ci è sempre stata motivata per mezzo di una certa coerenza. Metterlo in discussione per un avvio di campionato stentato e parlare di sostituirlo con allenatori completamente diversi per gioco e mentalità non so ora che senso possa avere. Come si suol dire: Roma non è stata costruita in un giorno. E così neanche Parma. Sarà una banalità, ma ci vuole tempo: se la società ha fatto una scelta in questo senso forte, è giusto che difenda questa scelta e mi aspetto che lo faccia. Se non lo facesse, significherebbe che non c'è sufficiente convinzione nel progetto che è stato proposto alla piazza e ai tifosi.

Insomma, per ora mi sembra prematuro voler cacciare l'allenatore. Poi è chiaro che ci sono diverse cose che non vanno bene, è lampante e se l'obiettivo è davvero la promozione vanno trovati dei correttivi il prima possibile. Bisogna soprattutto risolvere un problema alla radice, ovvero trovare quello spirito di squadra che al momento si vede poco, soppiantato perlopiù dal gioco dei solisti. Siccome parliamo di un gioco di squadra, penso che il nocciolo della questione sia proprio questo: diventare davvero un collettivo e saper pensare da squadra. Potremmo anche parlare di tattica, di gioco offensivo, di movimenti senza palla, di possesso, di expected goals (che vanno tanto di moda oggi) e tutte queste cose belle che piacciono a quelli che di calcio ne sanno davvero. Però sono tutti aspetti che vengono dopo il saper soffrire e giocare da squadra: siamo ancora un cantiere aperto, e spetta a Maresca infondere nei nostri una mentalità di questo tipo. In tal senso, la gara con il Monza sarà un bel banco di prova: sono proprio le gare con le altre big del campionato che possono servire a far fare davvero il salto di qualità al Parma, e speriamo arrivino risposte importanti. A proposito, bene con i recuperi di Man e Osorio: saranno molto utili già contro i brianzoli.