Scala: "Umiltà e semplicità le ali per le grande imprese, questa città mi ha dato tantissimo"

30.09.2025 08:26 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Scala: "Umiltà e semplicità le ali per le grande imprese, questa città mi ha dato tantissimo"
© foto di Rocca/ParmaLive.com

Nella giornata di ieri, a margine della presentazione presso il ridotto del Teatro Regio della squadra Parma Legends, Nevio Scala è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti ricordando gli anni d'oro sulla panchina del Parma: "In quel periodo qualcosa di magico è successo, la gente si ricorda con grande emozioni i sette anni vissuti in questa città. Io quando mi si presenta l'occasione torno sempre volentieri qui, questa città mi ha dato tantissimo. A maggior ragione è bello tornare con i miei giocatori, anche loro sono stati un gruppo di straordinaria bellezza, soprattutto loro hanno contribuito a raggiungere questi grandi successi". 

Sul palco ha definito i suoi ragazzi meravigliosi:
"Prima di esser stati grandi calciatori erano persone straordinarie, sono stato fortunato ad allenare un gruppo di ragazzi che hanno legato e hanno stabilito amicizie. Il fatto che siano ancora insieme dopo trent'anni dimostra che non era un sentimento costruito ma fortemente radicato". 

C'è un momento che ricorda con particolare piacere?
"Son stati sette anni di straordinaria intensità, emozioni e successi. Li rivivo in ogni occasione con grande piacere". 

Come vede questo nuovo Parma, fin dove può sognare?
"E' difficile rispondere, credo che l'obiettivo sia di emulare un po' quello che il Parma del passato è riuscito a fare. Ci sono delle difficoltà oggettiva, la squadra è giovane, l'allenatore è molto giovane, ci auguriamo che già questa sera (ieri, contro il Torino, ndr) le cose cambino e che l'evento di stamattina possa portare fortuna". 

Dieci anni dopo Nuovo Inizio nasce un nuovo rapporto tra Scala e Parma:
"Il fatto di esser stato coinvolto anche oggi in questo progetto mi riempie d'orgoglio, significa che la gente non dimentica quello che abbiamo vissuto. Queste iniziative le vedo con grande piacere, mi auguro abbiano successo perché questi calciatori che l'hanno costruita lo meritano". 

Un legame così stretto lo ha solo con Parma: 
"Sono sette anni, difficile fare confronti, nessun'altra squadra ha vissuto anni così. Quando metto piede a Parma la gente mi ricorda quanto belli sono stati quegli anni. Questo significa che non abbiamo solo vinto o perso, ma abbiamo costruito un legame con i tifosi che va oltre ai risultati". 

Il Parma ha sofferto contro lo Spezia, lei ha vinto la Coppa Italia, quanto può essere importante questa competizione che al giorno d'oggi viene spesso snobbata: 
"Noi non la abbiamo mai snobbata, abbiamo sempre giocato con la stessa intensità del campionato. Tutte le squadre che si accingono a disputare la competizione hanno il dovere di ottemperare a questo impegno, è una Coppa che permette di arrivare ad altri traguardi. Chi la snobba ha capito poco del mondo del calcio. La prima vinta da noi è stata un qualcosa di straordinario, non possiamo dimenticarla e ha portato a Wembley. Ci ha consentito di arrivare alla Coppa delle Coppe e alla famosa partita di Wembley che rimarrà nella storia". 

Come giudica da lontano il Parma attuale, con un allenatore giovane che propone una difesa a cinque e un calcio antico: 
"Non ho ancora visto giocare il Parma quest'anno, oggi vedò la sfida contro il Torino, prima di dare un giudizio aspetto di vederlo da vicino. Sento entusiasmo, la squadra e l'allenatore sono giovani, ma credo che con un po' di fortuna arriveranno a grandi risultati". 

Quale consiglio si sente di dare a questa società e questo gruppo?
"Io consigli non ne ho mai dati a nessuno, con i miei giocatori dialogavo e discutevo ma non pretendevo mai di imporre quello che volevo. Ognuno ha il proprio modo di affrontare le cose, l'allenatore e la squadra sapranno gestire la situazione, augurandosi che le cose si risolvano presto, già da stasera con un grande risultato". 

Forse il segreto sta proprio nei rapporti umani: 
"Umiltà e semplicità sono le ali per le grandi imprese diceva una mia amica. Il nostro Parma è stato costruito con questa frase, se si lavora con umiltà e si riesce a capire i limiti da superare che ci sono nel mondo del calcio, questo è già un buon inizio". 

Cosa non le piace del calcio di oggi?
"Non seguo tanto il calcio di oggi, non mi posso esprimere. Ho un'altra attività che riempie il mio tempo, abbiamo costruito una cantina bellissima dove pigiamo dell'uva sana e facciamo del buon vino naturale".