Plicco come Keita: un rosso nei primi minuti al Tardini per crescere

Non ci si può girare molto intorno: il rosso preso da Elia Plicco ieri contro lo Spezia rischiava di costare caro, molto caro. Dopo l’espulsione, i liguri sono cresciuti e hanno trovato il gol del 2-2, che ha spedito la gara ai rigori. Suzuki, che ha parato il suo primo penalty da quando difende i pali del Tardini, Cutrone, Ndiaye, Bernabé e Ordonez sono stati freddi e bravi dal dischetto e hanno assicurato al Parma la presenza agli ottavi di finale. A prendere però la scena è stato appunto il cartellino, l’unico ai danni di un gialloblu nel match, ricevuto da Plicco.
Il giovane fidentino si è subito assunto tutte le sue responsabilità, andando a parlare in conferenza stampa e scusandosi per l’errore commesso. Ai giornalisti ha dichiarato:
"Ho avuto troppa foga, sono stato ingenuo. Chiedo scusa ai miei compagni, alla squadra, alla società e ai tifosi, poteva costa caro. Sono contento di aver messo minutaggio nelle gambe e soprattutto per il passaggio del turno, mi dispiace non esserci alla prossima ma pago le conseguenze di un mio errore".
Come negli appuntamenti pre-stagionali, Plicco è entrato con troppa foga, e proprio questa lo ha tradito. Il ruolo e il contesto ricordano un’altra espulsione, quella di Mandela Keita contro l’Udinese dello scorso anno. Per tutti è due si trattava del debutto ufficiale (Plicco ha sì giocato contro il Pescara ad agosto, ma per pochi secondi), entrambi centrocampisti, ed entrambi sono stati traditi dalla foga e dalla voglia di farsi notare. Quello che poteva essere una sentenza letale per il belga l’anno scorso, comprato non a buon mercato, è diventato uno step in più verso la crescita e la maturità. Soprattutto nel girone di ritorno è stato infatti fondamentale, e nonostante i quattro gialli sulla schiena nelle ultime 10 giornate, è stato impeccabile, terminando ogni partita al 90’ senza più fiato.
Per Plicco il vero e proprio debutto è da dimenticare, come lo fu per Keita, ma come detto da lui stesso in conferenza: “Ho commesso un errore ma da questi si può imparare, mi farò trovare pronto". La mentalità per farsi valere c’è, ora starà a lui dimostrare le proprie qualità e imparare dagli errori, per tornare in campo, riprendersi il Tardini e scordare il rosso.
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