La lotteria dei rigori sorride al Parma: vittoria sullo Spezia, con tanta fatica. Si va agli ottavi contro il Bologna

Il Parma vince ma con tanta sofferenza: contro lo Spezia non bastano i novanta minuti regolamentari, con la sfida che viene decisa solo ai calci di rigore. E pensare che i crociati erano partiti bene, con il gol del giovanissimo Britschgi. Ma lo Spezia è stato caparbio e capace di pareggiare sia il gol dello svizzero sia il secondo vantaggio crociato firmato Pellegrino. Un secondo tempo troppo blando quello giocato dai gialloblu, che hanno subito spesso le incursioni spezzine e soffrendo nei minuti finali dopo l’espulsione di Plicco. L’importante però era il passaggio del turno e questo è stato ottenuto. Di seguito la sintesi della gara.
Turnover ampio, ma non ampissimo per Carlos Cuesta, che schiera comunque molti titolari, come Suzuki, Delprato e Pellegrino. Prima volta in maglia crociata, invece, per Troilo e Britschgi. Spazio anche per Estevez e Benedyczak alla ricerca di minutaggio. Buona combinazione dopo pochi minuti: Pellegrino riceve spalle alla porta e fa filtrare per Britschgi, che resiste al difensore e crossa al centro per Sorensen, che però sbaglia il controllo e consegna il pallone al portiere spezzino. Nei minuti successivi anche lo Spezia prova a prendere metri con soluzioni sulle fasce, ma i cross non vengono raccolti dagli attaccanti e la difesa gialloblu fa buona guardia. Bene anche Suzuki, abile nel contenere un’incursione di Artistico e bloccare il pallone in presa bassa. I minuti passano e la gara sembra svolgersi sul filo dell’equilibrio, quando questo viene rotto da un lampo del giovanissimo Britschgi: angolo di Estevez allontanato dalla difesa spezzina, il terzino svizzero non ci pensa due volte e calcia al volo dal limite dell’area; la sua conclusione è aiutata dalla deviazione del palo interno e porta in vantaggio i crociati al 26’. Galvanizzato dal gol, nell’azione successiva Britschgi prova anche a rientrare sul sinistro e calciare: murato dalla difesa, Pellegrino raccoglie palla e calcia spalle alla porta, ma trova il muro della difesa avversaria. Ancora Parma all’attacco alla mezz’ora: bella punizione di Estevez dalla destra, Benedyczak svetta e colpisce di testa, ma trova la pronta opposizione di Sarr in angolo. I crociati si rendono ancora pericolosi con una conclusione dalla distanza di Estevez, respinta con qualche brivido da Sarr in angolo. Ma all’improvviso arriva il gol del pareggio: la difesa gialloblu lascia colpevolmente correre un cross di Vignali dalla destra; sul pallone si avventa Aurelio, che da due passi scarica in rete a botta sicura (44’). Ma il Parma non si lascia abbattere e ritrova immediatamente il gol del vantaggio sempre da situazione di calcio d’angolo: batti e ribatti in area, concluso dal tiro di Ndiaye respinto da Sarr; si alza un campanile sulla sinistra, Benedyczak rimette al centro dove trova tutto solo Pellegrino, che colpisce di testa e insacca il nuovo vantaggio crociato (45’+1). Si conclude così sul parziale di 2-1 il primo tempo.
Doppio cambio in avvio di ripresa per Carlos Cuesta: dentro Circati e il giovane Elia Plicco, che prendono il posto di Delprato e Sorensen. Dopo i primi minuti piuttosto sbloccati, è Pellegrino a crearsi l’occasione da solo: resiste a un difensore sulla sinistra e lascia scorrere il pallone, involandosi verso la porta, ma arrivato a tu per tu con Sarr spreca quanto creato calciando addosso al portiere (51’). Nei minuti seguenti lo Spezia organizza la reazione, con gli ingressi di Lapadula e Kouda che portano nuova energia ai bianconeri e chiudono spesso il Parma nella propria trequarti, ma senza mai creare veramente pericoli alla porta difesa da Suzuki. Cambio anche per il Parma a venti minuti dalla fine: fuori Estevez per fare spazio ai muscoli di Mandela Keita. I crociati provano ad alzare il baricentro ma non riescono a rendersi pericolosi o a penetrare tra le maglie della difesa spezzina. Pochi minuti più tardi è il turno anche di Cutrone, che prende il posto di Benedyczak. Lo Spezia ci crede e tenta più volte la percussione centrale: al 75’ ci riesce Kouda, che si inserisce palla al piede e serve in area Vlahovic, che però spreca calciando debolmente tra le braccia di Suzuki. Brutto episodio al 77’ per Plicco, che interviene in ritardo colpendo la caviglia dell’avversario: rosso diretto per il giovane crociato, che lascia la squadra in dieci uomini a poco più di dieci minuti dal termine. Cuesta corre subito ai ripari e opta per un cambio che garantisca equilibrio: fuori Pellegrino e dentro Bernabè. Lo Spezia tenta il tutto per tutto e trova il pareggio all’82’: cross in mezzo raccolto da Lapadula, che calcia in maniera sporca ma efficace, col pallone che si insacca all’angolino alla sinistra di Suzuki. Adesso il Parma non può che reagire, anche se la difesa bianconera fa buono scudo: ci provano Ordonez e Cutrone dalla distanza, ma il primo tira alto sul fondo, mentre il secondo facile tra le braccia di Sarr. Nei minuti finali però regna l’equilibrio e la partita termina in parità, con la lotteria dei rigori decisiva per decidere le sorti del match. A vincere sono i crociati, che segnano 4 rigori su cinque, mentre lo Spezia ne sbaglia due. Per il Parma a segno: Cutrone, Ndiaye, Bernabè e Ordonez. I gialloblu avanzano così al prossimo turno di Coppa Italia, dove affronteranno il Bologna.