Slot: "Leoni starà fuori un anno. Il lato positivo è che ancora molto giovane e ha tutto il tempo per riprendersi"

26.09.2025 13:27 di  Nicolò Serventi   vedi letture
Slot: "Leoni starà fuori un anno. Il lato positivo è che ancora molto giovane e ha tutto il tempo per riprendersi"

Arne Slot, allenatore del Liverpool, ha parlato alla vigilia del match tra i suoi Reds e il Crystal Palace. Tra le diverse domande, al tecnico olandese è stato chiesto anche di Giovanni Leoni, giovanissimo centrale italiano che si è gravemente infortunato al suo debutto in maglia Liverpool in Carabao Cup. L'esito degli esami strumentali ha confermato il timore iniziale: il classe 2006 ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore sinistro e starà lontano dai campi per diversi mesi. Slot, che ha ribadito la propria vicinanza al ragazzo, ha poi cercato un lato positivo dell'evento, sottolineando la giovane età del difensore ex Parma e di come certi problemi siano molto più gravi ad età più avanzate. Inoltre, l'avere compagni esperti, che sono già passati da infortuni simili, aiuterà Leoni nel suo percorso riabilitativo e faciliterà il rientro del calciatore nel migliore dei modi. Di seguito le parole di Slot:

"La prima cosa è che lui [Leoni] non è in una buona posizione, ovviamente, perché si è rotto l'ACL e significa che starà fuori per un anno. Essere così giovani, venire in un nuovo paese e giocare così bene alla prima partita... è molto difficile accettare i lati positivi. Non c'è mai un lato positivo, ma si cerca sempre di guardare ad un lato positivo, vale a dire che è ancora così giovane, quindi ha ancora tanti anni prima che si sia ripreso da un terribile infortunio come quello. Penso che quest'ultima cosa aiuti sicuramente e ne abbiamo alcuni esempi con Virgil [van Dijk] e Joe [Gomez], e ce ne sono molti in tutto il mondo.

Ecco perché ho detto che l'aspetto positivo è che ha ancora 18 anni, quindi ha ancora molto tempo davanti a sé. Se subisci un infortunio del genere quando sei vicino al ritiro, forse la situazione diventa molto più difficile. Ma in entrambe le situazioni è tutt'altro che ideale. Penso che la cosa principale e più importante siano i chirurghi che eseguiranno l'intervento, poi in secondo luogo quelli che si occuperanno del recupero, della riabilitazione. Ma è sempre bello se puoi farlo in un ambiente con giocatori che hanno vissuto anche loro queste esperienze, possono darti la giusta energia, magari in certi momenti. E penso che i nostri giocatori abbiano già dimostrato negli ultimi due giorni molta compassione nei suoi confronti e non smetteranno di farlo anche l'anno prossimo."

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