Santacroce su Donadoni: “A Parma abbiamo litigato, ma lui è l’eccellenza del professionismo”

25.09.2025 17:00 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Santacroce su Donadoni: “A Parma abbiamo litigato, ma lui è l’eccellenza del professionismo”
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Ospite del podcast “Centrocampo”, l’ex calciatore Fabiano Santacroce ha parlato anche della sua esperienza a Parma e in particolare di alcune liti con Donadoni che lo hanno portato a lasciare la terra ducale: “Io sono sempre stato uno sincero, in maniera giusta. Non ho mai usato brutti toni, se non con un allenatore. Ho sempre detto quello che pensavo. Nell’ambiente calcistico ci sono tante scorrettezze e tanti tipi diversi di personalità. Io sono sempre stato uno che parla in faccia, mi piace l’onestà e questo mi ha portato a scontrarmi con qualche allenatore. C’è stato un anno a Parma in cui sono dovuto andare in prestito a Padova in Serie B perché non trovavo squadra, perché l’anno prima avevo risposto male a Donadoni”.

Spiega meglio: “Avevamo avuto una discussione su un mio ritardo, che mi capitava a volte di fare, facevo tanti piccoli ritardi. Avevamo avuto questa discussione in cui io sostenevo che la colpa non fosse mia, perché avevo anche tutti i messaggi. Le multe le pagavo con piacere quando sbagliavo, ma se non sbaglio lasciatemi fuori da questi discorsi. Allora lui mi disse: “Allora pagherai le luci della palestra”. E io dissi: “Piuttosto che le luci della palestra pago cinquemila euro di avvocato”. E da lì l’anno dopo sono dovuto andare via”.

Hai definito Donadoni l’allenatore più permaloso che hai mai avuto. “Sì, è permaloso. Ho avuto un amore-odio grandissimo per lui. Mi ha insegnato tanto. Lui penso che sia l’eccellenza del professionismo e mi ha trasmesso tanto, l’ho avuto sia a Napoli che a Parma. Però era molto permaloso. Spesso giocavamo a calcio-tennis, lui veniva lì e si vedeva che non amava perdere, aspetto che lo ha portato a essere un calciatore. Lui non amava perdere e le discussioni: aveva una sola strada e seguiva solo quella”.

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