Parma di Cuesta camaleontico: tre schemi provati nell'amichevole

Conclusa la prima partita estiva, il Parma di Cuesta inizia a prendere forma. Vittoria di misura 3-2 contro l'Under 20, ma sarebbe sbagliato limitarsi ad analizzare soltanto il risultato. Il modulo iniziale con cui è partito Cuesta è stato un 4-2-3-1 decisamente offensivo, con la linea di centrocampo composta da Bernabè e Keita con Begic che in fase difensiva si staccava dalla trequarti per ricoprire il ruolo di mezzala. Talvolta anche Ondrejka si è abbassato per dare una mano al centrocampo, soprattutto nelle situazioni di ripartenza dell'Under 20. L'idea del mister spagnolo predominante è quella di gestire il pallone per poi verticalizzare agli esterni dietro la linea avversaria. Chiaro, questa filosofia espone anche a tanti attacchi avversari quando si perde palla. Difatti, nel secondo tempo Cuesta ha provato prima il 3-5-2 che in fase difensiva diventava presto un 5-3-2, che il 3-4-2-1.
Nel primo schema gli esterni erano Hainaut a destra e Lovik a sinistra, con Joujou seconda punta accanto a Pellegrino. Nel secondo caso, i due provati dietro alla punta Kouda e Man. Nella seconda parte del match un Parma molto più in gestione, attento a respingere tutti i tentativi offensivi dell'Under 20 e a congelare il risultato attraverso un lungo possesso. Insomma il tecnico ex Arsenal ha disegnato un Parma camaleontico, per adattarsi alle squadre che si affrontano e per sopperire a tutte le emergenze eventuali. Sicuramente il caldo non ha aiutato, ma si possono trarre già le prime impressioni riguardanti il nuovo Parma targato Cuesta. In aggiunta, sarà interessante capire come si evolveranno gli schemi con nuovi arrivi nel roaster e cessioni.