PL - Vignaroli: "D'Aversa e Inzaghi: da ex compagni a tecnici capaci"

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14.03.2019 19:12 di  Sebastian Donzella   vedi letture
PL - Vignaroli: "D'Aversa e Inzaghi: da ex compagni a tecnici capaci"
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© foto di Giacomo Morini

Una salvezza e una semifinale di Coppa UEFA. Questo il curriculum di Fabio Vignaroli con la maglia del Parma. E anche una stagione con la Lazio che fanno dell'ex esterno ducale uno degli ex dell'incontro di domenica con i biancocelesti. ParmaLive.com lo ha intervistato in esclusiva.

Lazio-Parma, che partita sarà?
"Spero bella. Per me è difficile tifare una o l'altra. I laziali arrivano con grande entusiasmo sull'onda del gran derby ma di fronte si troverà una squadra che vuole far punti e che sa benissimo come difendersi e ripartire. La Lazio attaccherà, il Parma proverà a far male in contropiede. E da ex, spero in una X".

Sarà anche la sfida tra due suoi ex compagni di squadra.
"Già. Con D'Aversa ci ho giocato agli inizi di carriera a Monza: è sempre stato uno dalla grande personalità, tosto di carattere e dalle idee chiare. Si intravedevano in lui le caratteristiche del mister. Per Inzaghi, invece, la trasformazione è stata più sorprendente. Faccio un grandissimo in bocca al lupo a due tecnici giovani che si sono dimostrati molto capaci".

Ducali a 12 lunghezze dalla zona retrocessione e dal Bologna, altro suo ex team.
"I crociati da neopromossi stanno disputando un bel campionato. Il loro è stato un ottimo inizio poi c'è stato un rallentamento soprattutto nei risultati. Quella gialloblù è una buona squadra e anche molto concreta, a differenza dei rossoblù: ma Mihajlovic ha ricompattato l'ambiente, caratteristica fondamentale per salvarsi. In ogni caso il Parma non può pensare di essere già salvo: a fine campionato ci sono sempre risultati sorprendenti che alzano la quota retrocessione. Niente relax, serve rimanere concentrati".

Non dovrebbe essere una salvezza sofferta come quella del 2005.
"Quello fu un campionato molto ma molto strano perché arrivammo a giocarci lo spareggio salvezza con ben 42 punti, a momenti si arrivava nelle zona Europa. Recuperammo tanto dopo un inizio difficile e, a proposito di Europa, ci arrampicammo fino alla semifinale di Coppa UEFA. La stagione, insomma, fu soddisfacente".

A proposito di Europa, pensa che i crociati ci torneranno? 
"Ce lo auguriamo tutti, sarebbe veramente un bene rivedere una società storica e sana così in alto. Quest'anno mi sembra difficile possano farcela anche se, a un certo punto, l'Europa League non era così distante. Eppure mai dire mai, chissà che con un gran rush finale non arrivi anche questa gioia".

Un Parma che ha tanti giocatori alla Vignaroli, arrivati dopo una certa gavetta dalle serie minori.
"Questo significa che c'è stata e c'è tanta voglia di sacrificarsi. E per questo dopo aver fatto bene in Serie B, a Parma in molti si sono confermati anche da debuttanti in Serie A. Il calcio attuale, per logiche di mercato che poco hanno a che fare col campo, a volte penalizza tanti calciatori bravi che sono in cadetteria. Penso a Gagliolo che si è rivelato ottimale anche in massima serie. E pensare che dieci anni fa, quando giocava in Serie D, lo volevo portare in Australia con me. Avevo intuito che sarebbe diventato un gran giocatore, un infortunio non ci permise il trasferimento. E vista l'attuale squadra, forse è stato meglio così (ride NdR)".

E Vignaroli che fa?
"Sto rientrando nel mondo del calcio dopo un paio d'anni d'assenza per motivi familiari. Spero di ricominciare a breve, magari nello scouting".

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