PL - S. Iacoponi: "Parma-Sudtirol gara impegnativa. Il segreto del mio Parma era il gruppo"

09.03.2023 19:16 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - S. Iacoponi: "Parma-Sudtirol gara impegnativa. Il segreto del mio Parma era il gruppo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sabato 14 marzo il Parma affronterà il Sudtirol al Tardini. L'obiettivo dei crociati sarà quello di riscattare il ko dell'andata di Bolzano e conquistare punti importanti per rimanere a contatto con la zona playoff. Ne abbiamo parlato con Simone Iacoponi, ex difensore di entrambe le squadre, che conosce benissimo le due realtà calcistiche. Iacoponi ha indossato la maglia biancorossa dal 2011 al 2014, collezionando 76 presenze e 6 reti in campionato, mentre con la maglia del Parma ha giocato dal 2017 al 2022, totalizzando 157 presenze e 5 gol, contribuendo alla scalata dalla Serie C alla A degli emiliani. Ecco le parole dell'attuale difensore della Roma City, squadra di Serie D, ai microfoni di ParmaLive.com.

Il Parma giocherà al Tardini contro il Sudtirol. La gara sarà un'ennesima prova di maturità per la squadra di Pecchia:
"Per il Parma sarà una sfida complicata perché il Sudtirol è una squadra organizzata. Come testimonia la classifica, la squadra altoatesina sta facendo bene sia in casa che in trasferta. E' una squadra quadrata, difficile da scardinare come si è visto anche all'andata. Secondo me per i crociati non sarà una partita semplice. Poi è chiaro che il Parma deve cercare di trovare continuità e ha bisogno di fare risultato pieno".

Il campionato del Parma è stato altalenante. Perché?
"Questa è una bella domanda, penso che se la stiano facendo sia i giocatori che lo staff del Parma. Dare una motivazione da fuori penso sia complicato e impossibile. Probabilmente questa situazione può dipendere da una questione mentale. In particolar modo al Tardini i crociati non sono riusciti a sbloccarsi e a gestire bene i momenti della partita. Secondo me in casa le prestazioni ci sono state, a volte però l'episodio è andato a sfavore. Per questo bisognerebbe cercare di portare l'episodio dalla propria parte e raggiungere il risultato che è molto importante".

I dati dimostrano che il Parma ha subito 31 gol in 28 gare giocate. Troppi?
"Secondo me non sono un'esagerazione. Al contempo è vero che per una squadra che punta a stare nei vertici alti della classifica sono tanti gol. A volte si parla di gol di troppo, quando se ne fanno meno. E' chiaro che il fatto di non prendere gol dipende da un lavoro di squadra, che è molto importante per cercar di far punti".

Pare che con il centrocampo a 3 la squadra crociata abbia un altro equilibrio:
"Rispetto a un centrocampo a 2 e l'uso del trequartista, con l'uso di 3 centrocampisti sicuramente il Parma risulta più coperto nella parte centrale del campo. Per cui sì, questo modulo dà maggiore sicurezza e compattezza. Però è chiaro che con l'uso del trequartista hai un'arma in più in fase offensiva, dove poter inserire giocatori come Franco Vazquez, anche se adesso sta facendo la prima punta. Questi sono ruoli che il Mudo può ricoprire a occhi chiusi".

Se dovessimo mettere a confronto il suo Parma con quello attuale, quali differenze caratteriali troverebbe?
"Non saprei individuare delle differenze caratteriali perché per valutarle occorrerebbe esserci dentro. Non vivendo lo spogliatoio non saprei dirti. E' chiaro che posso parlarti del mio Parma della Serie B: era una squadra che scendeva in campo con l'obiettivo di vincere le partite e non subire gol. Il mio Parma era un gruppo unito, era una squadra: questo ci ha portato a risultati importanti e alla vittoria del campionato".

Quale impressione le ha fatto il Sudtirol?
"Conosco benissimo la società del Sudtirol, hanno le idee chiare e sanno benissimo cosa fare. Penso che a parte il primo periodo un po' di adattamento alla categoria, adesso si stia confermando e stia conseguendo risultati importanti. La società, ripeto, sa cosa fare in questa categoria e come comportarsi. Il Sudtirol è una squadra compatta e difficile da attaccare perché si difende molto bene e riparte. Affrontarla è veramente complicato. In virtù dell'avvio di campionato, non mi sarei aspettato di ritrovare il Sudtirol nelle zone alte della classifica, anche se a volte le neopromosse si ritrovano in posizioni alte, soprattutto in Serie B. Ora si ritrovano in alto e hanno dimostrato di poterci stare".

Cosa ne pensa di Pecchia e Bisoli?
"Non conosco i due mister personalmente. Pecchia ha vinto un campionato lo scorso anno con la Cremonese, quindi sicuramente è un ottimo allenatore. Bisoli, invece, conosce benissimo la categoria e sa bene dove andare a lavorare e come lavorare. Sarà sicuramente una bella sfida anche tra Pecchia e Bisoli: sono due allenatori molto importanti per la Serie B".

Dopo l'esperienza di Parma, la tua carriera è proseguita prima nel Teramo, ora nella Roma City. Qual è il bilancio di queste ultime esperienze?
"Più che altro volevo rimettermi in gioco per l'ennesima volta. Dopo l'esclusione dal Parma, probabilmente c'era bisogno di far vedere che potessi continuare a giocare. Il mio obiettivo era quello di rimanere in gioco per ritrovare sia la condizione che le categorie. E' chiaro che adesso si parla di categorie inferiori, però per me l'importante era ritrovare lo spogliatoio e il campo, aspetti che mi mancavano".

Quali suoi i suoi progetti futuri?
"Ora sono impegnato con la Roma City, spero di poter a termine nel migliore dei modi questa esperienza. Poi vedremo con il prosieguo dell'anno cosa si prospetterà. Il mio obiettivo è quello di continuare a giocare perché fisicamente sto bene. Tra qualche anno valuterò le opportunità che ci saranno e deciderò quale strada prendere, oltre al calcio giocato".

Come finirà la partita Parma-Sudtirol?
"Penso che la partita finirà con il risultato di 1-1".

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