PL - Piro: "Parma, per ora sei da 7. Adesso tutte finali, l'impresa non sarà semplice"

21.05.2023 10:13 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Piro: "Parma, per ora sei da 7. Adesso tutte finali, l'impresa non sarà semplice"
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Nell'ultimo impegno di regular season il Parma ha battuto il Venezia 2-1. I crociati si sono imposti di misura sui lagunari con le reti di Vazquez e Camara, sorpassando il Sudtirol sconfitto a Modena e conquistando il quarto posto in classifica con 60 punti. Che gara è stata quella del Tardini venerdì sera? Lo abbiamo chiesto a Ferdinando Piro, ex attaccante del Parma, che durante la sua carriera ha vestito la maglia crociata nella stagione 1995/1996, collezionando 6 presenze e una rete nella sfida interna contro il Bari, terminata con il successo dei crociati di 3-1, in occasione della trentunesima giornata di campionato. La gara del Tardini si concluse con le reti crociate realizzate da Dino Baggio, Filippo Inzaghi e Ferdinando Piro. Ecco cosa ha dichiarato ai microfoni di ParmaLive.com l'ex giocatore ducale.

Il Parma si è imposto sul Venezia 2-1, conquistando il quarto posto, complice il ko del Sudtirol a Modena. Quali le sue considerazioni?
"Ultimamente il Parma ha mostrato continuità di risultati. Nella sfida di venerdì i cambi hanno dato la svolta alla partita. Posso affermare che la squadra crociata è una compagine forte. A inizio anno la squadra ducale ha dimostrato che poteva vincere con le grandi squadra ma al contempo ha fatto fatica con le compagini di bassa classifica. Penso che Pecchia sia un ottimo allenatore, se lui non trascurasse i particolari potrebbe raggiungere l'obiettivo".

Che voto darebbe alla regular season dei crociati?
"In virtù della parte finale della regular season, darei un 7 al Parma. In realtà mi aspettavo di più: la squadra crociata è riuscita a conquistare il quarto posto in extremis. Se i ducali avessero mantenuto la quarta postazione per un periodo più prolungato, sarebbe stato meglio. Gli alti e bassi che ci sono stati nel campionato hanno accontentato e scontentato molta gente. Ultimamente, invece, con questo filotto di risultati, il Parma ha dimostrato di essere una squadra forte".

Il finale di regular season dei crociati è stato in crescendo. I ducali hanno collezionato otto risultati utili consecutivi da fine marzo. È sintomo di una maggiore consapevolezza nei propri mezzi? Quanto sarà importante questo fattore in chiave playoff?
"Sarà importantissimo. Avendo giocato a calcio, posso affermare che vincere aiuta a vincere. Grazie ai risultati favorevoli aumenta l'entusiasmo, si crede nei propri mezzi. E' chiaro che non deve mancare il fattore fortuna; sinceramente venerdì sera se il Venezia avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla. Penso che con un pò di fortuna e senza trascurare i minimi particolari il Parma abbia delle ottime potenzialità. Credo che la squadra crociata possa farcela".

Buffon e Vazquez sono tra i giocatori più esperti in campo. Ieri sono stati protagonisti di una buona prestazione. Il primo è tornato titolare effettuando ottimi interventi, incolpevole del gol subito. Il secondo ha sbloccato la partita su rigore. Quanto saranno importanti i contributi e la loro esperienza per i playoff?
"Durante tutto l'anno sia il contributo di Vazquez che quello di Buffon sono state delle certezze. Il Parma ha bisogno di certezze. Attualmente la rosa ducale è composta da tanti giovani che sono delle scommesse, ma per vincere i campionati occorre avere delle certezze. Sinceramente quello che ho notato è che il Parma è Vazquez dipendente. E' noto: se il Mudo sta bene ne trae vantaggio tutta la squadra ducale. Anche Bernabé, in cabina di regia, a centrocampo, fa girare molto bene la squadra. Lo spagnolo aiuta sicuramente anche Vazquez, che si occupa della fase offensiva. Inoltre non dimentichiamo che mancano due giocatori importanti come Inglese e Charpentier: questo implica che in fase realizzativa manca qualcosa. Se Inglese e Charpentier avessero realizzato almeno sette o otto gol a testa, staremmo valutando un altro tipo di classifica. Se i due attaccanti crociati dovessero rientrare a pieno regime, potrebbero essere un valore aggiunto alla compagine crociata".

I cambi sono stati decisivi. Nella ripresa i crociati hanno raddoppiato con la rete di Camara su assist di Bonny. Cosa ne pensa dei due giovani giocatori ducali?
"Quando entra in campo, Camara è in grado di fare la differenza. E' un ragazzo che ha coraggio, lui ha corsa, inoltre l'ivoriano ha piede, fa quasi sempre la cosa giusta. Nonostante Camara sia un giovane, lui va premiato. Pecchia si è reso conto che il giovane giocatore incide tutte le volte che entra in campo. Camara sta dimostrando di essere un giocatore importante, lui è giovane ed è una buona prospettiva. Bonny, invece, è un giocatore che ha bisogno di più tempo. In occasione della seconda rete crociata, il giovane giocatore francese è stato fortunato e ci ha creduto: lui ha vinto il rimpallo con il difensore avversario e ha servito una palla importantissima per Camara. Ciò vuol dire che anche Bonny sta crescendo. Ad ogni modo ripeto: per cercare di vincere i campionati occorre avere gente più esperta che sappia mantenere il gruppo sempre "sul pezzo". Occorre avere gente che ti dia una mano nei momenti di difficoltà, gente che ti aiuti. Il Parma ha tanti giovani rispetto a squadre importanti, come Genoa e Cagliari, che hanno più giocatori affermati e di categoria. Ora la squadra crociata ha un'ottima classifica per come si è evoluta la regular season. I ducali hanno vinto due volte contro il Frosinone, contro il Genoa, contro la Reggina. Il Parma è riuscito a vincere contro le grandi squadre ma una compagine di personalità, con carattere non può essere troppo altalenante come questa stagione".

Il Parma ha creato tante occasioni con Zanimacchia e Estévez che hanno colpito un palo e Man. La gara poteva essere chiusa prima del gol del Venezia?
"Assolutamente. Il Parma ha fatto un'ottima gara. E' chiaro che il fattore fortuna è quello che fa la differenza. Se i crociati non avessero centrato i due pali, ma la palla fosse terminata in rete, staremmo parlando di un'altra partita. Se la gara fosse stata chiusa prima, sarebbe stata una partita più tranquilla, l'intera situazione si sarebbe gestita meglio. Se si vince 2-1, si potrebbe correre il rischio di subire gol su punizione sul finale, dunque si potrebbe parlare di un'altra situazione. Il fattore fortuna è importante. Se il Parma dovesse continuare su questi ritmi, sono convinto che i crociati abbiano  le qualità per andare in Serie A. Glielo auguro con tutto il cuore".

Che ricordi ha della sua esperienza a Parma e dell'unico gol in A fatto al Bari?
"Sono sensazioni che porto con me tutte le volte che vado allo stadio, quando vado in tribuna; sono sensazioni che provo quando guardo sotto la curva Nord. Ho mostrato il gol che ho realizzato in A in tutte le squadre in cui ho giocato. Domenica 7 maggio ho rivisto il Parma dell'impresa di Wembley. C'era tanta gente che mi ha aiutato tantissimo e per questo porto tutti nel cuore. Io abito nella città ducale dal 1996, sono sposato, ho mio figlio che gioca nella squadra crociata: sicuramente la realtà ducale mi appartiene. Ho buonissimi ricordi della mia esperienza a Parma".

Il Parma tornerà in campo martedì 30 maggio. I crociati affronteranno la vincente tra Cagliari-Venezia in semifinale playoff.  Dove può arrivare secondo Lei il Parma?
"Da questo momento in poi saranno tutte finali. Il Parma deve vincere a prescindere dall'avversario. La squadra crociata deve dimostrare di essere una compagine forte. Se il Parma sa lavorare in un determinato modo e gestire la partita in un determinato modo, non ci saranno problemi. Ci sono diversi fattori che concorrono affinché si possa disputare un buon finale di stagione: un buono stato di forma, i cambi gestiti in un determinato modo, il contributo dei subentrati e un pizzico di fortuna. I playoff sono importanti sono partite dure sia psicologicamente che fisicamente. Spero che il Parma stia lavorando con serenità perchè in questo modo i risultati arrivano. Con una consapevolezza acquisita e con il contributo di tutti i giocatori, spero che il Parma riesca a raggiungere l'obiettivo. Non sarà un'impresa semplice. Mi auguro che i crociati riescono a raggiungere l'obiettivo anche con il supporto di giocatori che ultimamente sono stati fuori. In particolare mi auguro che Inglese e Charpentier possano dare il loro contributo. Inglese è un giocatore importantissimo, lo aspettiamo a braccia aperte. Mi auguro lui possa tornare a fare gol".

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