Sosta nazionale da sfruttare per recuperare completamente gli infortunati. Qatar 2022, l'indignazione è tardiva

18.11.2022 00:00 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Sosta nazionale da sfruttare per recuperare completamente gli infortunati. Qatar 2022, l'indignazione è tardiva
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Giorni fa avevo scritto di come la vittoria contro il Cittadella sia sembrata molto più semplice di quanto non fosse sulla carta. In effetti, per i numeri mostrati nelle gare precedenti (i veneti erano reduci da quattro clean sheet consecutivi e, in generale, erano squadra difficile da battere), non era scontato aspettarsi il ritorno al gol degli attaccanti e soprattutto tre reti rifilate a una difesa che viveva un buon momento. Insomma, il rischio concreto era di vedere repliche delle gare con Sudtirol e Palermo, eppure così non è stato. Quando c'è da criticare è giusto farlo, ma al tempo stesso è giusto elogiare quando è necessario, pertanto una vittoria del genere va sottolineata nella giusta misura. Comunque sia, archiviato il successo con i granata, è tempo di pensare al derby con il Modena, che arriverà dopo una settimana di sosta per le Nazionali. Per Pecchia è un'ottima notizia perché permetterà di recuperare al meglio gli infortunati, alcuni dei quali peraltro si sono già visti contro il Cittadella. A proposito, nutro grandi aspettative per Bernabé, che già contro i patavini ha dimostrato di avere il piede caldo, sfiorando un paio di volte il gol: con l'arretramento di Vazquez a centrocampo potremmo infatti vederlo stabilmente sulla trequarti, e chissà che avvicinarlo alla porta non possa fare le fortune sue e del Parma.

A proposito di Nazionali, due parole le meritano anche i Mondiali in Qatar, che inizieranno domenica. Non ci sono mai state così tante polemiche come in questa edizione, in particolare per le costanti violazioni dei diritti umani, soprattutto nei confronti dei lavoratori, sfruttati per costruire in tempo le strutture per la manifestazione. Per un breve sguardo d'insieme sulla questione invito a leggere quest'articolo (con numerosi link esterni) de L'Ultimo Uomo (leggi qui). E' vero che qui parliamo (quasi) esclusivamente del Parma: potrei scrivere delle prime voci di mercato, di statistiche, di confronti con l'anno scorso, ma è giusto riflettere e problematizzare una manifestazione iridata nata sotto una cattiva stella. Molto semplicemente ha vinto il dio denaro, come sempre, in barba a tutti quei valori che ci si mette in bocca spesso senza una reale consapevolezza. Tutte le polemiche in merito, però, sono tardive: si doveva agire prima, riflettere su tutte le problematiche e valutare serenamente di assegnare la competizione a un altro Paese. Con buona pace dei petroldollari.