La bandiera danese torna a sventolare: prima esultanza alla Superman, Sorensen si è sbloccato

28.12.2025 17:55 di  Tommaso Rocca   vedi letture
La bandiera danese torna a sventolare: prima esultanza alla Superman, Sorensen si è sbloccato
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© foto di Federico De Luca 2025

Magnus Troest, Andreas Evald Cornelius e Oliver Sorensen Jensen: cosa hanno in comune un difensore, un attaccante e un centrocampista? Sono gli unici tre giocatori danesi ad aver segnato con indosso la maglia crociata. Con la rete di ieri, la bandiera danese è tornata a sventolare sopra al Tardini: il primo gol di Sorensen con la maglia del Parma arriva a quasi cinque anni dall'ultimo realizzato da Cornelius. Era il 21 febbraio 2021 e il gigante danese segnava l'ultimo dei 13 gol in maglia crociata, nelle sue 57 presenze complessive. Prima di lui, a portare in alto la Danimarca era stato Magnus Troest, che nella stagione 2008/2009 realizzò 3 reti in 30 presenze, contribuendo alla promozione in Serie A. 

Ad accomunare Magnus e Oliver c'è il Midtjylland: entrambi infatti hanno mosso i primi passi nel calcio professionistico nella squadra della cittadina di Herning. Una società storicamente rivale del Copenaghen di Cornelius, un'ostilità profonda tra due dei club più importanti della Danimarca, dotati di settori giovanili di altissimo livello. Proprio la capacità del Midtjylland di lanciare talenti ha permesso sia a Troest che a Sorensen di farsi notare in Italia: le prestazioni di Magnus e Oliver hanno attratto il Parma, che è riuscito in entrambi i casi a portare in Emilia i due giocatori. 

Tra le tante qualità che gli osservatori gialloblu hanno riconosciuto in Oliver Sorensen, una finora in questa stagione era rimasta inespressa: la capacità di inserirsi e fare gol. I numeri parlano chiaro: cinque reti nella stagione 23/24, addirittura 10 nella successiva. Insomma, Sorensen sente la porta e nelle difficoltà offensive del Parma, la sua astinenza in zona gol raccontava di un potenziale inespresso. Scavando a fondo nelle reti realizzate in carriera dal danese, balza all'occhio la capacità di far male con tanti colpi diversi: reti di testa, rigori, gol di mancino come di destro, nelle precedenti stagioni il centrocampista ha segnato in ogni modo. 

C'è però un filo comune che collega quasi la totalità di questi gol: la capacità di attaccare gli spazi. Qui ci ricolleghiamo alla sua primo rete in maglia crociata, realizzata ieri contro la Fiorentina. Il racconto conferma la capacità del centrocampista danese di fiutare l'occasione e punire sotto porta. Su un pallone in area, sporcato da Pellegrino, Oliver è stato l'unico a leggere la situazione, attaccando la palla con cattiveria e spedendola di testa alle spalle di De Gea. Un inserimento perfetto, a bruciare la disattenta difesa della Fiorentina, che si è lasciata sorprendere dal movimento a riempire l'area del 22 crociato. 

Finalmente quindi, la Curva Nord ha potuto vedere l'esultanza alla Superman, che però non è stata scelta per il richiamo al supereroe, bensì copiata da Jan Vertonghen, difensore belga con un passato al Tottenham. Un gesto seguito dalle urla liberatorie sotto la Nord, per una rete che Sorensen aspettava e meritava. Nelle ultime uscite, la sua crescita è stata costante: prestazioni convincenti, con tanta disponibilità, corsa e sacrificio. Quando impiegato, il danese macina sempre chilometri, più di chiunque altro, dando un apporto cruciale in entrambi le fasi. Cuesta ne ha elogiato la prestazione, ammettendo che questo nuovo modulo sia più adatto alle sue caratteristiche. Sorensen ha chiuso il 2025 nel migliore dei modi, sbloccandosi in una partita cruciale: questo però è solo l'inizio, il suo percorso di crescita è ormai tracciato.