Marassi dimostra che questo Parma sarà un osso duro per tutti. L'impronta di Pecchia si vede già, ma c'è ancora tanto su cui lavorare

09.09.2022 00:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Marassi dimostra che questo Parma sarà un osso duro per tutti. L'impronta di Pecchia si vede già, ma c'è ancora tanto su cui lavorare
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Devo essere onesto: non sono proprio contentissimo al 100% del mercato fatto dal Parma. Certo, sono arrivati dei puntelli importanti come Chichizola, Romagnoli ed Estevez, oltre a Charpentier e ai riscatti di Delprato e Cobbaut, ma ritengo che in alcune posizioni cruciali (vedi alla voce esterni d'attacco) il Parma si sia "accontentato" di considerare alternative dei giocatori che lì non sono nel loro ruolo ideale. Non il massimo, considerando che si parlava di prendere un esterno offensivo già da mesi, e che Zanimacchia a un certo punto sembrava preso. Comunque il mercato è alle spalle ed è giusto concentrarsi sul campo. Nel quale, a dire il vero, si stanno già vedendo diverse cose positive, come il buon pareggio strappato sul campo del Genoa. Certo, il Parma ha rischiato un po' in difesa, specie sulla fascia destra dove Gudmundsson ed Ekuban hanno fatto il diavolo a quattro, ma la squadra di mister Pecchia ci ha messo molta personalità. Aggiungo che avrebbe rischiato anche di fare il colpaccio, visto che sul finire del match poteva starci pure un rigore per un fallo di mano di Bani, inspiegabilmente ignorato dal VAR. Anche questo potrebbe essere un tema, ma la cosa più positiva è sicuramente lo spirito mostrato dal Parma: al momento è difficile capire se i crociati siano davvero all'altezza della promozione diretta, ma di sicuro possono essere un osso duro per chiunque.

L'aspetto più positivo in assoluto riguarda secondo me l'ottimo lavoro di Pecchia, che sta plasmando la squadra dandole una certa identità. C'è intensità, voglia di pressare, e i segnali mostrati da Inglese nelle ultime settimane sembrano essere davvero incoraggianti, sperando che l'attaccante ex ChievoVerona possa continuare così. Certo, al tempo stesso ci sono ancora molti aspetti dove gli emiliani hanno margini di miglioramento, ma ci sta: del resto siamo ancora all'inizio del campionato, ma l'importante è che ci sia già un'impronta riconoscibile. Al tempo stesso, il tecnico probabilmente starà pensando a qualche variazione sul tema, come qualche possibile modulo alternativo per rendere la squadra più imprevedibile, come un 4-4-2 a gara in corso (che potrebbe valorizzare meglio Tutino e Benedyczak) o un 4-3-3 in assenza di Vazquez. In tutto questo, il Parma di Pecchia non ha ancora mai perso - neanche in amichevole - e questo dà fiducia: cerchiamo di continuare su questa squadra, con pazienza ma anche con convinzione. Già sabato c'è la Ternana in casa, altra partita importante e possibilmente da vincere, visto che l'anno scorso i rossoverdi hanno battuto i crociati due volte su due...