L'involuzione di Gervinho, il primo gol di Man, le difficoltà su palla inattiva, la grinta dei subentrati, la rete annullata e la reazione allo svantaggio: il meglio e il peggio del pomeriggio di Benevento

04.04.2021 11:04 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
L'involuzione di Gervinho, il primo gol di Man, le difficoltà su palla inattiva, la grinta dei subentrati, la rete annullata e la reazione allo svantaggio: il meglio e il peggio del pomeriggio di Benevento
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"La gara col Benevento vale tre punti per loro, sei punti per noi", aveva detto alla vigilia Roberto D'Aversa. Ebbene, di punti a casa il Parma ne porta soltanto uno: meglio di niente, se si considera che fino all'87' i sanniti erano avanti di una rete. Ma di certo il 2-2 non può far fare i salti di gioia in casa gialloblù, soprattutto dopo l'inatteso pari nel derby della Mole: un risultato che ci riporta a -4 dal Torino. Qualche piccolo segnale di speranza da cui ripartire, però, c'è, e mi riferisco in primis alla reazione evidenziata dalla squadra crociata, capace di rimettersi per due volte in carreggiata malgrado un gol annullato in maniera assai discutibile a Gagliolo per un presunto fuorigioco di Gervinho e nonostante la rete-beffa di Ionita, arrivata proprio nel momento di maggior spinta dei ducali. Inoltre, si può essere soddisfatti anche per la bella prestazione di Dennis Man (che peraltro ha trovato il suo primo gol in Serie A), nonché per la voglia di incidere dei subentrati (Kurtic su tutti), finalmente tutti determinati e determinanti. 

Di contro non si può sorridere per la facilità con cui, ogni volta, gli avversari vanno in gol, soprattutto su situazioni di palla inattiva: un aspetto su cui D'Aversa sta lavorando tanto in settimana, senza però riuscire a trovare la quadra. E poi c'è un'involuzione preoccupante da parte di Gervinho, giocatore che nel recente passato ha tolto le castagne dal fuoco in diverse occasioni, e che invece adesso risulta impalpabile, svogliato e a tratti quasi irritante. Ci sarà bisogno anche di lui nelle nove partite che ci separano dal termine del campionato, ma sarà necessario che l'ivoriano ritrovi al più presto la brillantezza dei giorni migliori e, soprattutto, la voglia di lottare, che poi è l'ingrediente fondamentale per provare a compiere l'impresa salvezza.