Il progetto definitivo del Tardini a tre anni dall'arrivo di Krause a Parma. La prima promessa è mantenuta, per la seconda serve tempo...

13.09.2023 00:01 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Il progetto definitivo del Tardini a tre anni dall'arrivo di Krause a Parma. La prima promessa è mantenuta, per la seconda serve tempo...

Era il 18 settembre 2020 quando Kyle Krause diventava ufficialmente proprietario del Parma Calcio. Un arrivo in piena pandemia Covid, con il mercato aperto fino ad ottobre e con il presidente americano che nelle prime settimane spese cifre folli sul mercato, ottenendo però ben pochi risultati ed una dura retrocessione sul campo alla prima stagione in gialloblu. Poi le ultime due stagioni in Serie B, tra alti (pochi) e bassi (tanti), dove gli investimenti non sono mai mancati, ma sempre con maggiore oculatezza e progettualità. 

Sono passati 3 anni, giorno più giorno meno, e Kyle Krause sta mantenendo la prima delle due promesse che fece durante la prima conferenza stampa nella sala stampa del Tardini. "Lo stadio? Ha ormai 100 anni, anche se piace così com'è. Lo vorremmo rimodernare rendendolo confortevole e migliorando la fruizione dello spettacolo", detto fatto. Certo i problemi sono stati tanti ed il percorso probabilmente più lungo di quanto Krause si aspettasse, ma ora vede il traguardo e vuole partire nella prossima primavera con i lavori, con un esborso economico importante, ma che metterà il Parma nell'elite del calcio italiano, con ben poche società che potranno vantare uno stadio così all'avanguardia e di "proprietà", con una concessione di 90 anni.

Poi il progetto del Centro Sportivo, già pronto e con i lavori iniziati da qualche mese, per fornire a tutto l'ambiente crociato, dalla prima squadra alle giovanili, una struttura al top nel mondo. Krause non si sta certamente tirando indietro, nemmeno di fronte ai vari problemi burocratici italiani e alle opposizioni dei comitati, accontentati dove possibile. 

Quindi cosa rimproverare al presidente crociato? Sempre durante la prima conferenza al Tardini, Krause si lasciò scappare un "Direi che nel giro di cinque o dieci anni mi piacerebbe tornare a disputare le Coppe Europee. Mi pare un target ragionevole“. Ecco, i risultati sul campo sono stati finora deludenti, non lo si può nascondere. E probabilmente l'obiettivo è più verso i 10 anni che i 5, per il ritorno ad alti livelli. Ma il progetto Krause è a lungo termine, come sempre ripetuto dal presidente, e mattone dopo mattone sta mettendo basi solidissime per il futuro crociato. Ora serve tornare in Serie A e restarci stabilmente, poi per la seconda promessa ci sarà tempo.