Il match del Liberati, l'ennesimo esame di maturità della stagione. Parma, ora devi capire chi sei veramente

La vittoria del Parma contro il Genoa ha sicuramente riportato entusiasmo presso una squadra che, pure, i suoi problemi li ha eccome. I crociati, infatti, non sono praticamente mai riusciti a trovare continuità in questa stagione, se non per una porzione del girone d'andata. Senza contare che, nonostante gli sforzi profusi dalla società, molte scelte della proprietà americana continuano a non convincere, ma di questo ne ho già parlato lungamente e non è un argomento che vorrei trattare quest'oggi. Sicuramente lo sfogo dei tifosi dopo la sconfitta di Cosenza è servito a qualcosa ed è stato recepito, tanto che Gigi Buffon, nel dopo-gara di Parma-Genoa, si è fatto carico dei sentimenti della piazza, mostrandosi con i piedi per terra e proiettato verso le prossime sfide. Anche perché, diciamocelo, un Parma in grado di mettere in difficoltà l'Inter e di battere le altre big di Serie B (non solo Genoa, ma anche Frosinone e Reggina) stona parecchio con altre prestazioni fornite dai crociati, come le sconfitte con Cosenza e Sudtirol, o come con la stessa Ternana nella gara di andata. Torna quindi il tema della mancata continuità, e il fatto di avere una rosa particolarmente giovane non può assolutamente rappresentare un alibi. La speranza dei tifosi, comunque, è che dopo il successo con il Genoa si sia smosso qualcosa.

Il match del Liberati di sabato, in tal senso, rappresenta il più classico degli esami di maturità per la formazione di Pecchia, l'ennesimo di questa stagione. Di esami di maturità, il Parma quest'anno ne ha già falliti diversi, spesso proprio quando si trattava di dover trovare la svolta decisiva. Insomma, il Parma deve capire chi è veramente, e forse la Ternana è proprio il migliore avversario per una prova del genere, dal momento che i rossoverdi, nelle ultime sfide, hanno rappresentato una sorta di bestia nera per gli emiliani. Del resto, anche se i risultati non soddisfano la piazza, la promozione diretta non è poi così lontana, essendo a 7 punti di distanza: non pochissimi, ma neanche un divario irraggiungibile. Certo, se il Parma vuole tornare in corsa dovrà infilare un filotto di vittorie: ma soprattutto, i crociati devono capire chi vogliono essere veramente, senza passare da dottor Jekyll a mister Hyde nel giro di pochi giorni. In chiusura, due parole su Zanimacchia: al di là delle buone qualità tecniche, la sua voglia è esattamente quello che serviva al Parma, e potrebbe portare una mentalità molto positiva da trasmettere a tutti.