Chiudere la stagione con dignità, poi fare le giuste valutazioni: il fallimento di un anno non cancella il progetto

20.04.2021 20:45 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Chiudere la stagione con dignità, poi fare le giuste valutazioni: il fallimento di un anno non cancella il progetto
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Diciamocelo, questo momento purtroppo sapevamo che sarebbe arrivato. La stagione deludente del Parma ci ha portato più e più volte a restare aggrappati al treno salvezza, più per demeriti altrui che meriti propri. La classifica è sempre stata piuttosto corta, e fino a due settimane fa il Parma sembrava ancora in lotta per salvarsi, visto il minimo gap dalla prima della salve. I ko contro Milan e soprattutto Cagliari hanno però scritto la parola fine ad una stagione nata male e proseguita peggio, nonostante i tentativi di raddrizzarla a corso d'opera. Troppe le occasioni perse, troppi i punti gettati via in finali assurdi e troppe le prestazioni mediocri che hanno portato i crociati dall'undicesimo posto dello scorso anno al penultimo della stagione attuale, con solo venti punti raccolti in trentuno giornate. 

Il Mister, in conferenza stampa questo pomeriggio, ha avuto un giusto moto d'orgoglio in risposta ad una considerazione che lasciava trasparire come il destino del Parma fosse ormai segnato. E' vero che la matematica non condanna il Parma, ancora, ma è vero pure che i crociati hanno vinto tre partite in un anno e per avere qualche chance di salvarsi dovrebbero vincerne almeno cinque da qui alla fine. Improbabile. Giusto che D'Aversa risponda come ha fatto, ma è anche giusto iniziare a tracciare il bilancio della disastrosa annata che va a concludersi. E il primo a soffrire per come è andata questa stagione è proprio il tecnico ducale, che ha fatto mea culpa quest'oggi prendendosi le sue responsabilità. Sia chiaro, se il Parma andrà in Serie B come pare, la colpa non sarà di D'Aversa. Il tecnico avrà le sue responsabilità, visti i solo otto punti raccolti fin qui in quasi un girone in sella al Parma, ma in tanti hanno deluso quest'anno nella rosa ducale. Troppi. 

Ma il fallimento di questa stagione, unica nel suo genere per il momento che il mondo sta vivendo, non cancella quello che, a mio avviso, resta un futuro che darà grande soddisfazione al Parma e ai suoi tifosi, grazie ad un presidente che è la vera fortuna di Parma: Kyle Krause. L'americano è arrivato in piena pandemia, ha investito più di cento milioni e ne investirà ancora molti in futuro, con un progetto stadio da big europea e con la mentalità che serve come il pane al nostro calcio, che porterà il Parma ad essere una macchina che riuscirà ad autofinanziarsi. L'arrivo di Javier Ribalta traccia una linea, da quest'estate inizierà veramente il progetto Krause, che in questa stagione ha provato a mettere le basi, naufragando per tanti motivi. Ma un passo falso, per quanto deludente e importante in termini numerici, non cancella le buone intenzioni. Quello che ci auguriamo ora è che questo Parma porti a termine con dignità la stagione e che da giugno si tiri una riga e si riparta. Con programmazione e investimenti oculati il ritorno potrà essere meno traumatico.