Cuesta sulla gestione dello spogliatoio : “Io devo far fare bene ai giocatori, li devo aiutare. ”
Mister Carlos Cuesta, nella lunga intervista concessa alla Gazzetta di Parma, ha parlato del suo rapporto con i giocatori nello spogliatoio crociato. L’allenatore spagnolo parla sei lingue e dice di dedicarne tempo allo studio in quanto “sono un modo per creare empatia con i giocatori: è importante che ognuno di loro capisca quanto è importante per l’allenatore”. I giocatori, secondo Cuesta, vanno avvicinati: “Se arriva uno che parla solo la propria lingua, è giusto che l’allenatore faccia uno sforzo per parlargli in quella lingua, mettendolo a suo agio. È un primo passo per creare una mentalità di squadra”.
E questo diventa ancor più fondamentale in una squadra multietnica come il Parma, con il ruolo dell’allenatore che è quello di “far fare bene ai giocatori, aiutarli e quando è il caso sapersi adattare a loro”. A Natale, il mister ha regalato un libro ad ogni componente della rosa gialloblu: “Ho cercato nei limiti del possibile di trovare libri nella lingua di ognuno: ho fatto fatica con il polacco e lo svedese, mentre ce l’ho fatta con il giapponese, ma lo potrò dare a Suzuki solo una volta che sarà rientrato in Italia”. Cuesta ha confessato anche di essere un grande amante di libri e film, ma che la sua testa va quasi sempre al calcio e in questi mesi al Parma: “La mia mentalità mi porta a pensare sempre al calcio, faccio fatica a staccare. Quando vengono a trovarmi i miei amici mi chiedono del Pama”.
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