Cuesta sul suo gioco: "Spesso non arriviamo in area avversaria quanto vorremmo, dobbiamo migliorare"

31.12.2025 17:27 di  Nicolò Serventi   vedi letture
Cuesta sul suo gioco: "Spesso non arriviamo in area avversaria quanto vorremmo, dobbiamo migliorare"
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© foto di Federico De Luca 2025

Carlos Cuesta, allenatore del Parma, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta di Parma, nella quale ha parlato anche della sua filosofia di gioco. La manovra dei crociati in questa prima parte di stagione è apparsa spesso come lenta e prevedibile, ma l'allenatore maiorchino è conscio di questo problema e sta lavorando per migliorare la qualità della sua squadra. Riguardo al modulo, per esempio, Cuesta si è espresso così: "Penso che un allenatore debba fare quello che sente che è giusto. Il modo più facile per fare crescere una squadra è avere una stabilità molto chiara a livello di gioco e di principi, i quali possono essere legati al modulo, ma non necessariamente.

La stabilità ti permette di avere una continuità, di fare specializzare i giocatori, ma bisogna anche avere la capacità di cambiare. Un bravo allenatore sfrutta al meglio quello che ha a disposizione, anche se alcune volte deve seguire una strada che non è quella che si avvicina di più alle sue idee. Nel caso del Parma, la duttilità è stata importante per essere sempre competitivo, per essere sempre in partita. La squadra viene sempre prima di tutto, a volte si deve sacrificare l'"io" per il "noi". Il nostro inizio di campionato è stato molto influenzato da situazioni che non ci aspettavamo: ma adesso possiamo cercare di consolidare il percorso crescendo nella direzione che ci sembra quella giusta".

Riguardo invece alla sua idea di calcio, l'allenatore ex Arsenal ha parlato in questo modo: "Per me imporre il gioco, se puoi farlo, è essere pragmatico. Il pragmatismo è fare quello che aumenta la tua probabilità di vincere. La mia idea è cercare di dominare il gioco in tutte le fasi. Tenere la palla, se la
sai gestire, creare problemi all'avversario creando spazi nei posti giusti, saper giocare con ritmo alto, tenendo la squadra sempre compatta per essere pronta per riaggredire, avere un dinamismo negli ultimi 30 metri che ti permetta arrivare in porta con continuità. Ma anche sapere difendere bene, sia in
pressione alta, soprattutto per recuperare la palla prima e averla più spesso dell'avversario, sia nel blocco basso quando ce n'è bisogno. Una squadra dominante nelle palle inattive, perché alla fine la differenza si fa nelle aree. Una squadra che in transizione sa capire quando andare avanti e quando rientrare. Questa è la mia idea di calcio».

Alla domanda invece sull'avere il peggiore attacco del campionato, Cuesta ha risposto così: "Spesso non abbiamo avuto la capacità di arrivare nell’area avversaria tanto quanto avremmo voluto. È un punto sul quale ci concentreremo molto nelle prossime settimane. Sappiamo che è un aspetto non positivo, ma sappiamo che abbiamo le capacità per migliorare. E lo faremo".

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