"Avevate la mia curiosità, ora avete la mia attenzione". Il Parma di Pecchia vince e convince, ma le ottime sensazioni non nascondano le necessità

10.08.2022 00:00 di Niccolò Pasta Twitter:    vedi letture
"Avevate la mia curiosità, ora avete la mia attenzione". Il Parma di Pecchia vince e convince, ma le ottime sensazioni non nascondano le necessità
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di TuttoSalernitana.com

Una rondine non fa primavera, specie nel calcio d'agosto, ma il Parma di Fabio Pecchia inizia a convincere sempre di più. "Avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione", direbbe Calvin Candle, al secolo Leonardo Di Caprio in Django Unchained, perché il Parma che sta nascendo in questa estate sembra un lontano parente dei deludenti e poco concreti che abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Il merito, come detto, va soprattutto al tecnico, che in poco più di un mese di lavoro ha saputo capire come stimolare un gruppo che aveva il morale sotto terra dopo lo scorso anno, dando principi chiari e basilari alla squadra, che piano piano sembra essere riuscita ad assimilare le richieste del tecnico, come dimostra la super pre stagione dei crociati, fatta di un pareggio contro la Sampdoria e di solo vittorie, tra cui quella contro il Lecce e quella contro la Salernitana, valsa il passaggio del turno in Coppa Italia, al termine di novanta minuti che hanno visto un Parma superiore alla squadra militante in Serie A. 

Ma proprio perché questo Parma sta attirando l'attenzione, è giusto non dimenticare come questa squadra sia ancora migliorabile. Forse non nell'undici, e qui va dato il merito alla dirigenza che ha creduto (e sta credendo) in tanti giocatori che molti di noi avrebbero ceduto, ma quanto nelle rotazioni. I campionati, lo sappiamo bene, non si vincono più con una squadra titolare competitiva, ma con altri quattro, cinque giocatori pronti a sostituire i titolari. Ecco, qui il Parma è ancora carente. Il discorso esterni d'attacco è ormai noto, io stesso nei miei recenti editoriali l'ho ribadito più volte: dietro Man e Mihaila c'è il vuoto, o quasi, anche se l'ottimo Drissa Camara sta cercando di smentirci. Allo stesso modo, l'assenza per Covid di Jayden Oosterwolde ha dimostrato come anche sul ruolo di terzino sinistro qualcosa andrebbe ancora fatto, nonostante la duttilità di Coulibaly (che deve ancora tornare il giocatore visto nella prima parte della sua avventura a Parma) e la presenza del greco Zagaritis possano indurre a pensare di essere al completo. Il tema punte, infine, resta sempre lo stesso: la società e mister Pecchia credono nel riscatto di Roberto Inglese, che con Adrian Benedyczak e Gennaro Tutino completa il roster dei 9 crociati. Basteranno? Lo speriamo, ma fino a fine sessione la dirigenza sarà attenta a quello che offrirà il mercato, consapevole però che la priorità ora è rinforzare gli esterni (e cedere i vari esuberi ancora bloccati a Collecchio).