Altro giro, stesso (deludente) Parma

19.10.2021 21:22 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Altro giro, stesso (deludente) Parma
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Altra domenica di calcio e ancora un Parma deludente. La partita contro il Monza ha lasciato tanti dubbi, anche se - con un po’ di fortuna - sarebbero potuti arrivare tranquillamente tre punti. Gli errori sotto porta di Man e Mihaila, la traversa del numero 28, e l’inefficacia del Monza ai punti ci consegnano un Parma più “meritevole” della vittoria, anche se nel calcio bisogna finalizzare per strappare il risultato pieno.

Fortuna e sfortuna a parte, il Parma è stato sempre il solito: poche idee e tante individualità. Le sgroppate di Mihaila e Man hanno acceso il reparto avanzato di un Parma che vive solo delle fiammate dei singoli. Niente gioco, poche idee e anche confuse. La sola assenza di Vazquez non può essere un alibi per una squadra costruita per vincere ma che, fino ad ora, ha mostrato pochi passi avanti. Chi vi scrive è sempre stato piuttosto critico per il gioco espresso dai crociati, anche nelle partite migliori: Pordenone, Benevento, Frosinone a tratti e il secondo tempo con il Pisa. Il Parma ha fatto vedere qualcosa, ma questo qualcosa non basta per vincere un campionato.

Maresca vede passi avanti, è soddisfatto di quanto la squadra mostra in campo che - ripeto - contro il Monza ha fatto certamente meglio degli avversari, tirando però solo due volte in porta e con manovre arrangiate e dettate dalle individualità. È possibile che in questo modo tu vinca le partite, d’altronde hai un attacco fuori categoria e chiunque tra Man, Mihaila, Vazquez, Tutino, se gira al 100%, è capace di portarti tre punti quasi in solitaria. La difesa, inoltre, contro il Monza è stata pressoché perfetta, con un ottimo Osorio e un sempre più convincente Coulibaly, che dal momento del suo ingresso in squadra non ha sbagliato una partita.

Il Parma, però, non è squadra, non ancora almeno. Può essere un gruppo unito - e in alcune circostanze lo si è visto, al netto di qualche “bisticcio” -, ma in campo non si vede una manovra degna di questo nome, non per tutta la partita o per gran parte di essa. A Collecchio si continua a predicare lavoro lavoro e lavoro, che in questo momento è l’unica opzione disponibile. La speranza è che, il prima possibile, questo lavoro dia i suoi frutti. Altrimenti sarà un campionato molto lungo.