A Terni piccoli passi in avanti, ma c'è ancora tanto da migliorare. Conferme per Zanimacchia e Bernabè, resta il problema centravanti: perché non dare una chance a Charpentier?

14.02.2023 00:00 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
A Terni piccoli passi in avanti, ma c'è ancora tanto da migliorare. Conferme per Zanimacchia e Bernabè, resta il problema centravanti: perché non dare una chance a Charpentier?
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Lo ammetto: visti i precedenti, la prima cosa a cui ho pensato dopo il gol iniziale di Palumbo è stata: "E' finita!". E' vero, Ternana-Parma non era che all'inizio, ma la squadra di Pecchia, da situazione di svantaggio, ha dimostrato più volte di avere grosse difficoltà nel riuscire a rimettere in piedi le partite. La formazione umbra, poi, ultimamente, è un po' la nostra bestia nera, e onestamente credevo che, anche stavolta, riuscisse a beffarci. E invece i crociati sono stati bravi a non disunirsi e a reagire immediatamente, dimostrando, seppur solo a tratti e con qualche sbandamento di troppo dietro, di aver imparato qualcosina dalla lezione impartita domenica scorsa da capitan Buffon. Parliamoci chiaro, i difetti evidenziati dai ragazzi di Pecchia sono stati ancora una volta tanti, e, continuando in questa maniera, persino raggiungere i playoff sarà tutt'altro che semplice. Ma i piccoli passi in avanti visti al Liberati fanno ben sperare. E allora perché, per una volta, non provare a guardare il bicchiere mezzo pieno?

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Il match di ieri, peraltro, ci ha regalato due dolci conferme, vale a dire Bernabè e Zanimacchia. Il primo ha dato continuità alla sontuosa prova col Genoa, mettendo anche a referto il suo primo gol stagionale: una rasoiata chirurgica che speriamo possa aiutarlo a sbloccarsi definitivamente e a tornare quel giocatore che tanto ci ha fatto innamorare nella seconda parte della stagione scorsa. Anche il secondo è stato in grado di ribadire quanto già avevamo intuito due domeniche fa, ossia che abbiamo finalmente trovato un esterno con la E maiuscola: un'ala capace di puntare l'uomo, di cercare e trovare giocate illuminanti, ma allo stesso tempo di dare sostanza ed equilibrio alla squadra, sacrificandosi quando ce n'è la necessità. Parlando sempre di singoli, invece, continua a non convincere Roberto Inglese, ragazzo a cui non si può proprio non voler bene per l'impegno e la voglia che ci mette ogni volta in campo, ma che purtroppo in area avversaria continua ad essere tanto innocuo quanto improduttivo. A questo punto, quindi, mi chiedo: perché non provare a dar fiducia a Charpentier? Non sarà al 100%, ma la sua condizione fisica non potrà di certo migliorare continuando a tenerlo in panchina. Tanto vale concedergli una chance e capire se può davvero dare una mano ad un Parma che ha un tremendo bisogno di un vero finalizzatore. 

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