Quante alternative per Cuesta: quale modulo può essere quello definitivo?

Nel test match giocato a Collecchio, contro la Virtus Entella, Carlos Cuesta ha sperimentato un nuovo modulo. Le assenze dovute alla sosta per le Nazionali e la possibilità di far riposare i big ha aperto nuovi scenari al giovane tecnico maiorchino, che ha messo in campo un inedito 3-4-1-2. In porta, data l’assenza di Suzuki, hanno trovato spazio prima Corvi e poi Rinaldi, mentre la difesa è stata affidata al trio Balogh-Troilo-Ndiaye. A centrocampo si sono presentati Ordonez e Sorensen, mentre le fasce sono state affidate a Almqvist e Begic. Dietro le punte Oristanio, a supporto del duo Cutrone-Benedyczak.
Nel secondo tempo i cambi hanno fatto girare le pedine sullo scacchiere, con Almqvist che ha lasciato spazio a Djuric, che ha scambiato la fascia per l’attacco con Benek, posizionatosi sull’out di destra. Al posto di Sorensen dentro Estevez, e segue anche il cambio di Lovik per Oristanio. Il risultato finale conta poco, come per tutte le altre amichevoli stagionali, ma la sperimentazione di nuovi moduli da parte di Cuesta può aprire a nuovi scenari.
Finora il tecnico spagnolo si è sempre presentato nelle prime tre gare ufficiali con lo schieramento 3-5-2, affidandosi sempre anche alle stesse pedine, cambiando giusto Sorensen per Ordonez nel match contro l’Atalanta. Ora però, con i nuovi arrivi Cutrone e Oristanio, senza dimenticarsi Cremaschi, pronti ad aiutare, quali nuove opportunità si creano per Cuesta? La prima è di ovviamente continuare con il 3-5-2, affidandosi a Cutrone e Pellegrino in attacco, magari lasciando spazio a Ndiaye e Troilo dietro spostando Delprato sulla fascia e sfruttando Lovik e Oristanio a gara in corso. Un’altra ipotesi è quella di vedere Cuesta puntare sul modulo provato oggi, ovviamente con i titolari, anche in campionato. Questo potrebbe creare uno spazio per Oristanio da titolare dietro le due punte a discapito di Sorensen o di Ordonez. Altro interrogativo sarebbe sugli esterni, ovvero se puntare su giocatori più difensivi, come Lovik, Valeri e Delprato, o su esterni più avanzati, scoprendo la fascia, come oggi Almqvist, Benedyczak e Begic.
Altri due moduli con cui Cuesta potrebbe usare sono il 3-4-3 e le varianti con la difesa a 4, come 4-3-3 e 4-3-1-2. Nel primo caso, sempre con la difesa a 3, Cutrone perderebbe il posto da titolare in favore di un Oristanio sulla fascia alta, opposto a Benedyczak o Almqvist su quella opposta, pronti a servire Pellegrino. A centrocampo ancora due esterni più difensivi, come Valeri, Delprato o Lovik, e in mezzo Keita e Bernabe. Ovviamente il modulo ha una chiara trazione offensiva, e potrebbe magari essere usato a match in corso da Cuesta in alcune partite bloccate o da sbloccare. Gli altri due casi, con la difesa a 4, appaiono molto più difficili al momento. I giocatori crociati preferiscono giocare al momento con la retroguardia a 3, difesa dai due esterni a tutta fascia, ma non è escluso che con il tempo Cuesta possa sperimentare anche di introdurre questa nuova tattica. Resta infine un ultimo interrogativo, ovvero quello di trovare un posto anche per Jacob Ondrejka quando tornerà a pieno regime. Ci sarà tutto il tempo per pensarlo, ma ora le alternative disponibili per Cuesta sono molte, e il tecnico dovrà trovare quella più affine alla sua idea di gioco e puntarci, e i risultati arriveranno.
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