Kucka: "Vincere al Tardini è difficile perché la gente spinge ed è calda. Danno forza ai giocatori e non mollano mai"

08.11.2025 16:12 di  Riccardo Civa   vedi letture
Kucka: "Vincere al Tardini è difficile perché la gente spinge ed è calda. Danno forza ai giocatori e non mollano mai"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L'ex giocatore di Milan e Parma Juraj Kucka, è intervenuto sul canale YouTube di Milan Vibes, parlando della gara di oggi e delle sue parentesi con queste squadre. Questo l'estratto dell'intervista: "Milan? E' stato un sogno fin da quando ero bambino. Non vedevo ogni partita ma era una squadra che tifavo e che mi stava simpatica insieme allo United".

Ti fa piacere vedere che il Milan è sempre più in alto?
"Certo, quando hanno vinto lo scudetto ero felicissimo per loro. Quando ho tempo vedo qualcosina ma poco, la televisione non l'ho vista per mesi, ma i risultati li seguo. Poi ho amici a casa mia che vanno a vedere quasi ogni partita, sono pazzi per il Milan e mi mandano i video".

Perchè è difficile vincere al Tardini?
"Non lo so, forse perchè la tifoseria del Parma spinge ed è bella calda. Allo stadio si sente molto la gente, ti danno la forza e non mollano mai, forse è per quello".

E' tutto merito di Allegri se il Milan è in alto?
"No, non è mai merito dell'allenatore se una squadra gioca di merda e non è tutto merito dell'allenatore se la squadra gioca alla grande. E' sempre metà e metà perchè alla fine i giocatori vanno in campo, il mister dà l'idea e poi loro devono fare. Poi devi capire se sono capaci di farlo, se sono bravi e se hanno voglia. Sono tante cose che basta un dettaglio e cambia tutto, quindi no".

Ti piace Allegri?
"Sì, ha fatto una bella carriera, quindi è un grande allenatore".

Ti sarebbe piaciuto giocare con Modric e Rabiot?
"Anche con una gamba. Non pensavo che Modric potesse andare al Milan, pensavo che dopo Madrid smettesse. Mi ha sorpreso e sono contentissimo".

Hai detto un pò di tempo fa che hai giocato contro Leao e camminava:
"No, ho detto che sono andato a vedere una sua partita quando ero a Parma e lui camminava. Non lo dicevo solo io, ma anche i miei amici che lo hanno visto. In quel momento non mi è piaciuto come ha giocato ma poi ha dimostrato il suo talento".

Come si entra nel cuore dei tifosi? Hai un legame bellissimo con il Milan e i tifosi:
"Quando in campo dai tutto quello che hai anche se non hai qualità come altri giocatori, i tifosi apprezzano e te lo fanno sentire. Se hai rapporti buoni, non fai cazzate e non molli mai è importantissimo per loro. Questo l'ho vissuto anche in altre squadre".

C'è qualcuno che ti somiglia nel Milan?
"Dura rispondere perché negli ultimi mesi ho staccato tutto appena ho smesso. Non seguivo e non vedevo partite quindi è molto dura rispondere".

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