Gli stakanovisti di Cuesta: sei giocatori di cui il Parma non può fare a meno

Cinque giornate di campionato sono andate, trentatré ancora da giocare. Forse è un po’ presto per tirare le somme, ma sicuramente ci sono dei dati che possono essere indicativi per spiegare la centralità di alcuni giocatori nel progetto e la loro importanza per la squadra e per il proprio allenatore. Mister Carlos Cuesta sembra aver ben chiaro chi sono gli uomini di cui non può proprio fare a meno o per meglio dire sembra avere ben chiara in testa qual è la spina dorsale del suo Parma, sul quale costruire e variare le diverse opzioni tattiche.
Sono quattro i giocatori crociati che in Serie A non hanno mai saltato neanche un minuto: Suzuki, Delprato, Circati e Valeri. Per quanto riguarda il portiere, non c’erano tanti dubbi sul fatto che il giapponese, a meno di infortuni, giocasse tutte le partite stagionali del Parma. Garantisce sicurezza tra i pali e Cuesta lo coinvolge spesso anche in fase di costruzione, aspetto su cui il portiere classe 2002 sta migliorando molto. Capitan Delprato, dal canto suo, è il leader imprescindibile di questa squadra. Ha da poco raggiunto il traguardo delle 150 partite in maglia gialloblu e sembra non volersi fermare. Da braccetto di destra sta dando una grossa mano alla difesa, senza perdere mai la sua vena per l’inserimento, con il gol che anche quest’anno prima o poi arriverà. Il suo compagno di reparto, Alessandro Circati, è forse la vera rivelazione di queste prime giornate di campionato. Costretto a saltare praticamente tutta la scorsa stagione per infortunio, quest’anno ha deciso di caricarsi la retroguardia crociata sulle spalle, guidando i compagni e mettendo in scena prestazioni dominanti come quella di lunedì contro il Torino, quando ha praticamente sempre bloccato i tentativi di Simeone e compagni. L’ultimo di quelli sempre in campo è Emanuele Valeri, che non ha rivali sulla fascia sinistra e nonostante i tanti kilometri che macina in ogni match, non è mai stato richiamato in panchina a rifiatare: troppo importante per Cuesta il suo lavoro da fluidificante sulla fascia. Molto apprezzata la sua connessione con Pellegrino: da un suo cross su corner è, infatti, arrivato il gol vittoria del 9 contro il Toro.
Proprio l’attaccante argentino è un altro che Cuesta non toglierebbe mai dal campo. In questa stagione, in Serie A, ha saltato solo 22 minuti a Cremona, quando è dovuto uscire in via precauzionale dopo una botta subita alla testa. Se non fosse per questo, anche lui sarebbe tra i sempre presenti: è centrale nel gioco del Parma e i suoi gol saranno decisivi per l’andamento della stagione. Qualche minuto in meno rispetto a Pellegrino lo ha giocato Bernabè: per lui 25 minuti complessivi in panchina, con Cuesta che quando lo ha tolto, lo ha fatto sempre dopo l’80’, segno che senza il 10 è difficile giocare. Le sue qualità in mezzo al campo sono fondamentali per far girare al meglio tutto il resto della squadra. La speranza dei tifosi gialloblu è che questi sei elementi riescano a trascinare il Parma per tutta la stagione, conquistando la tanto agognata salvezza a suon di buone prestazioni, chiusure difensive, cross illuminanti, passaggi immaginifici e soprattutto molti gol.
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