Parma-Udinese 2-3, così non va. Altri errori imperdonabili, i gialloblu regalano il successo ai friulani
Seconda sconfitta consecutiva per il Parma, che ancora una volta va a riposo in vantaggio e al fischio finale raccoglie zero punti. Una sconfitta che fa malissimo per come arrivata, perché questa volta l’Udinese ha ribaltato la gara da situazione di doppio vantaggio dei gialloblu. Da 2-0 a 2-3, complice anche l’espulsione sciagurata di Keita, che all’esordio commette un errore imperdonabile. Al Tardini vince l’Udinese, la squadra di Pecchia si deve leccare le ferite e fare qualche riflessione: la Serie A non perdona.
Pecchia decide di rinunciare ad un centrocampista, mantenendo lo stesso modulo ma schierando in trequarti un attaccante, come successo a Napoli. Fuori Hernani e Keita, con Mihaila alle spalle di Bonny e Cancellieri in Serie A. Esordio da titolare in Serie A per capitan Delprato, che diventa subito protagonista assoluto della partita. La squadra di Pecchia parte fortissimo e sugli sviluppi di corner sblocca la gara dopo soli due minuti: Mihaila crossa in area e trova l’inserimento di Delprato, che anticipa la difesa passiva e distratta dell’Udinese e al volo insacca alle spalle di Okoye. La gara si mette subito nel migliore dei modi per i gialloblu, con i friulani costretti ad inseguire. Il Parma non rinuncia ad impostare dal basso, ma anche l’Udinese quando riparte si rende pericoloso, sfruttando l’ampiezza e soprattutto i movimenti tra le linee di Thauvin. Le conclusioni degli ospiti tuttavia non impensieriscono mai Chichizola, al debutto in Serie A. Il primo squillo di Man invece arriva al 15’: lancio millimetrico di Bernabé per il rumeno che sterza, salta Kamara e calcia di potenza, trovando la risposta centrale di Okoye. L’Udinese risponde principalmente con delle discese sulle due corsie, mettendo diversi palloni a cercare Lucca e Thauvin, ma nessuno dei due riesce a trovare la porta. Il Parma si riaffaccia in avanti con Mihaila, che cerca la porta ma conclude di poco alto. Stesso esito anche per le conclusioni da fuori di Payero e Karlstromm e si arriva così allo scadere della prima frazione, quando il Parma trova il raddoppio. Man serve un ottimo pallone sui piedi di Bonny, che da grande attaccante si gira con il primo controllo e di punta conclude all’angolino, anticipando i difensori avversari e facendo esplodere la gioia del Tardini. Incassato il colpo, l’Udinese reagisce e sfiora subito il gol: gran movimento di Lucca pescato in profondità, l’attaccante bianconero controlla in corsa e calcia in diagonale, colpendo il palo. Altro brivido allo scadere del primo tempo, con l’Udinese che su uno schema di punizione arriva alla conclusione ravvicinata, che Chichizola riesce a bloccare. Si arriva quindi all’intervallo con il Parma avanti di due reti, grazie a Delprato e Bonny.
La ripresa si apre con un doppio cambio di Runjaic, che prova a scuotere i suoi. La prima occasione però è nuovamente del Parma: contropiede perfetto con Mihaila che serve Man largo sulla destra, l’esterno sterza e appoggia per Bonny che di prima intenzione conclude abbondantemente largo. L’Udinese però non si scompone e al 49’ accorcia subito le distanze: ancora una volta Kamara scende sulla fascia e mette un cross in area, Lucca sfrutta i centimetri e si arrampica sopra a Circati, colpendo con i tempi giusti e riaprendo il match. L’Udinese capisce di poter far male sulle corsie ed inizia ad attaccare con maggiore insistenza, sfruttando anche gli inserimenti dei centrocampisti. Pecchia se ne accorge e decide di dare maggiore sostanza alla mediana, togliendo Cancellieri ed inserendo l’ultimo arrivato, Mandela Keita, al suo esordio in maglia crociata. Il gol sembra però aver dato gran coraggio alla squadra di Runjaic, che continua ad arrivare sul fondo con facilità, diventando sempre più pericolosa con lo scorrere dei minuti. Il Parma non riesce più ad uscire con lucidità e i friulani ne approfittano, sfruttando ancora una volta i centimetri in area per trovare il pareggio: al 69’ cross in area della trequarti a trovare la sponda di Davis che di testa appoggia in area, Thauvin a botta sicura appoggia in porta e completa la rimonta. Una doccia fredda per il Tardini e Pecchia decide quindi di optare per un doppio cambio: fuori Sohm e Man, dentro Hernani e Alqmvist. Ad ammutolire il pubblico crociato pochi minuti dopo ci pensa Mandela Keita, che si presenta nel peggiore dei modi alla prima in maglia gialloblu: dopo aver perso palla, il belga entra in ritardo prendendosi giustamente il secondo giallo e lasciando i compagni in dieci. Seconda espulsione consecutiva per il Parma, che ancora una volta si trova rimontato e in dieci. E ancora una volta, viene punito: azione nata da un’altra sponda di Davis, Thauvin in area anticipa Delprato e ribalta il risultato. La gara si mette nel peggiore dei modi ancora una volta per la squadra di Pecchia, che spinta dalla Curva Nord prova comunque con orgoglio a riagguantare il pari. L’unico tiro però è di Hernani, che dalla distanza conclude alto. Pecchia prova la mossa della disperazione, fuori Balogh e Mihaila, che esce dopo una dura botta, e dentro Hainaut e Camara. Ad arrivare al tiro però è l’Udinese, con una bella azione a liberare Brenner che chiama Chichizola all’intervallo. Il Parma tenta l’ultimo assalto, ma senza idee e senza più energie. Degno di nota solo un tiro da fuori di Camara, che Okoye osserva terminare alto. Alla fine non c’è più nulla da fare, il Parma butta via un’altra partita: al Tardini fa festa l’Udinese.