Circati: “L’infortunio mi è bruciato, ma mi ha dato voglia di tornare. Il ritiro è stato molto positivo”

Intervenuto ai microfoni della Gazzetta di Parma, il difensore australiano del Parma Alessandro Circati ha parlato a lungo. Dal grave infortunio della scorsa stagione fino ai Mondiali, dove il 39 gialloblu parteciperà con i Socceroos, passando anche per il ritiro appena concluso e il ritorno in campo contro il Napoli nella scorsa stagione. Parlando dello scorso campionato, Circati ha detto: “La passata stagione è stata anche troppo condizionata da quell'incidente. Che mi ha messo in pausa per mesi. Poi, essendo la prima stagione in Serie A, vedendo i compagni giocare sapendo che potevi essere con loro... ma non potevi. Sì, un po' ha bruciato”.
Ne parli con molta serenità, comunque...
“Diciamo che mi ha dato ancora più voglia di ritornare anche perché sapevo che sarei riuscito a giocare un po', verso la fine della stagione. Sapevo che con i tempi dì recupero sarei riuscito a tornare. Quello era veramente il mio obiettivo: avevo cominciato bene e volevo almeno finire bene”.
Il tuo rientro: un mese di panchina e poi il Napoli da titolare.
“Mister Chivu all'inizio mi diceva ‘tu vieni con noi per stare con il gruppo, aiuti i ragazzi’. Il suo messaggio era chiaro, sapevo che non mi faceva entrare. Me l’aveva detto e lo sapevo, sapevo il mio ruolo lì. Poi, col passare del tempo, mi chiedeva come stavo, ci parlavamo. La settimana prima del Napoli, anche lì mi aveva detto che non aveva intenzione di farmi giocare. Poi viene la partita, abbiamo deciso che ero pronto a giocare”.
Dicevamo Napoli, poi Atalanta e quindi Giappone: salvezza con il Parma e qualificazione Mondiale con la tua Australia contro il Giappone.
“Sono state tre partite di fila bellissime, perché sono stati risultati bellissimi. Contro tre squadre forti come Giappone, Napoli e Atalanta, quindi. Ho giocato tre partite di alto livello e anche molto positive”.
Guardiamo avanti: il ritiro è ormai terminato, dopo l'amichevole con il Real Deportivo Maiorca, si torna a Parma. Come è andata?
“Il ritiro è andato molto bene. Tanto lavoro e c'è ancora tanto lavoro da fare. Abbiamo migliorato come collettivo, per me è stato un ritiro molto positivo”.
Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Prima di tutto di stare bene, di non avere nessun problema fisico. Poi ovviamente giocare più gare possibili, avere un ruolo da protagonista in questa squadra e arrivare alla salvezza e poi a luglio giocare i Mondiali”.
E adesso si riparte dalla Juventus...
“Sì, il nostro campionato inizia con la Juventus: sono sicuro che io e i ragazzi saremo pronti a giocarcela. È il nostro obiettivo di ogni partita”.
Allenatore giovane: un ritornello che avrai sentito allo sfinimento. Come va con Cuesta, che rapporto c'è?
“Un normale rapporto giocatore-mister: lui ha il suo ruolo e visto che siamo giovani anche noi, avere l’allenatore giovane non cambia le cose e credo anche per lui. Poi lui ha vissuto tanti anni nel mondo del calcio con ruoli importanti, come vice allenatore, quindi ha visto tante situazioni diverse. Quindi nessun problema”.
Si dice che tu e Leoni siate i difensori centrali del futuro. Come ti trovi a giocare con lui?
“Con Giò mi trovo molto bene fin dalla prima partita che abbiamo fatto insieme col Napoli. Ci troviamo molto bene, ci conosciamo bene, ci aiutiamo sempre”.
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