Buffon sul rigore parato a Ronaldo: "Mi sentivo un tifoso, ho voluto condividere quella gioia con la gente"

10.06.2024 08:29 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Buffon sul rigore parato a Ronaldo: "Mi sentivo un tifoso, ho voluto condividere quella gioia con la gente"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nella giornata di ieri su 12 TvParma, durante il programma 100 anni di Stadio Tardini, è andata in onda una lunga intervista a Gianluigi Buffon. L'ex portiere crociato ha raccontato uno dei momenti iconici della sua carriera, il rigore parato a Ronaldo sotto la Curva Nord: “Il rigore parato sotto la Curva a Ronaldo è uno dei momenti più belli della mia carriera dal punto di vista emozionale. Era l’8 marzo, festa delle donne. Era la prima volta che indossavo la maglia di Superman, me la diede in settimana una tifosa fuori dallo stadio. Era una partita di cartello contro dei grandi campioni, tra i quali spiccava Ronaldo, ho ipotizzato potesse servire un super portiere e allora l’ho messa sotto la maglia. La partita poi è andata come è andata, abbiamo vinto 1-0, ho parato questo rigore molto importante a 20 minuti dalla fine e poi ho fatto quello che probabilmente nessuno avrebbe mai fatto.

E’ sempre stato il mio modo di interpretare il ruolo, sentendomi sempre un tifoso, son sempre sceso in campo con quel desiderio di condividere con la gente quelle che potevano essere le emozioni che la partita ti dava. In quel momento ero il portiere del Parma, rappresentavo tutti i ragazzi della curva: quello fu un modo per gioire insieme a loro. Devo dire la verità, lì c’era un altro rigore perché sulla respinta Thuram fece fallo su Simeone. Lo parai sulla mia sinistra ma la palla finì dall’altra parte. Quando ho notato che la porta era uscita dall’area e ce la aveva il mio compagno mi son preso la libertà di andare sui cartelloni, esultando e condividendo la gioia con la gente.

Qui ho affrontato dei giocatori più unici che rari, che non vediamo da parecchi anni. Chissà se li rivedremo, vedendo come gira il mondo non so se avremo la fortuna in Italia di poter aver il campionato più importante e bello del mondo”.

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