Lazio, Cataldi commenta la vittoria in conferenza: "C'era la sensazione che la partita non fosse finita"

13.12.2025 21:30 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Lazio, Cataldi commenta la vittoria in conferenza: "C'era la sensazione che la partita non fosse finita"

Intervenuto in conferenza stampa al termine di Parma-Lazio, il centrocampista biancoceleste Danilo Cataldi ha commentato la vittoria della sua squadra, sottolineando come anche nei momenti più difficili ci fosse la sensazione che potesse cambiare qualcosa: "Anche a fine partita, parlando tra di noi, avevamo la sensazione che qualcosa, anche in un momento complicato, potesse accadere, che la partita ci potesse dare qualcosa: magari una palla inattiva o una giocata di un singolo. La sensazione c'era, non so come ma c'era. Questa è una Lazio tosta, che non si dà alibi, che lavora bene in settimana, nonostante i molti infortuni. Ci siamo stretti in quelli che siamo. Un inizio di stagione che va così, ci sono continui problemi ma la Lazio non molla, soffre, gioca. Dobbiamo continuare così".

Voi sembrate più a vostro agio a campo aperto. Come si può crescere? E come si fa a stare più calmi?
"Penso che a livello di produttività la squadra ha creato. Ci sono state situazioni importanti, è ovvio che se la sblocchi diventa una partita diversa. Se riusciamo a creare due palle gol e a buttarne dentro una è diverso dal crearne molte e non finalizzare. Sulla calma è dura: in alcune situazioni vedi cose un po' forzate. Anche domenica avevo la sensazione che si poteva evitare il rosso a Gila, oggi si poteva evitare di dare questi rossi. Non ho rivisto quello di Zaccagni, ma quello di Basic mi sembra poco per espellere un giocatore".

È stato speciale tornare alla Lazio?
"È speciale sempre. Io son partito dalle giovanili, quindi è stato un bel cammino. Sono andato via e tornato più di una volta, però è sempre emozionante. Con questa maglia do tutto quello che ho, anche di più. Dura. Senti di rappresentare tante persone. A Roma il calcio è vissuto in modo differente rispetto alle altre città d'Italia e solo quando ci giochi te ne rendi conto. Per me è stato complicato più da giovane gestire tutto. Ora sono vaccinato. Però è sempre bello".