Soprannominato “la giovane roccia”, in Senegal lo paragonano a Koulibaly: ecco Ndiaye

01.08.2025 21:15 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Soprannominato “la giovane roccia”, in Senegal lo paragonano a Koulibaly: ecco Ndiaye

Abdoulaye Ndiaye è il primo acquisto del mercato estivo del Parma. Oggi il giocatore senegalese è arrivato in città per svolgere le visite mediche e firmare il contratto. Arriva a titolo definitivo dal Troyes per una cifra che si aggira attorno ai 6.5 milioni di euro più bonus. Ma adesso è arrivato il momento di conoscerlo un po’ meglio.

Una particolarità di Ndiaye è il suo soprannome: in Senegal, suo paese natale, lo chiamano “le jeune roc”, ossia “la giovane roccia”. E non facciamo fatica a capire perché: Abdoulaye è infatti alto 1.95m ed è dotato di una corporatura massiccia, caratteristiche che lo rendono a tutti gli effetti un “difensore roccioso”. Proprio per questo motivo, in Senegal moltissimi lo paragonano a uno dei giocatori africani più forti dell’ultimo ventennio: niente meno che Kalidou Koulibaly, che lo stesso Ndiaye ha detto di ammirare molto. Tra l’altro i due hanno avuto l’occasione di conoscersi in occasione dell’ultima Coppa d’Africa, dove Ndiaye è stato convocato a seguito della squadra. In Senegal sono sicuri: il nuovo difensore del Parma sarà l’erede di Koulibaly.

Inoltre, Ndiaye ha mosso i primi passi in una delle società sportive più illustri del calcio senegalese: la Association Sportive Dakar Sacré-Cœur. Si tratta di una società famosissima in Francia in quanto è diventata una sorta di accademia privata del Lione. Un passaggio quasi naturale, che è appunto capitato anche a Ndiaye: nelle giovanili della squadra francese ha avuto l’occasione di formarsi al calcio europeo, oltre ad allenarsi e giocare assieme ad altri giocatori oggi famosi, come Malo Gusto, Rayan Cherki e Bradley Barcola.

Proprio qui ha avuto l’occasione di conoscere un altro dei suoi modelli: Marcelo, ex giocatore del Lione. Lui stesso lo ha raccontato in un’intervista rilasciata alla testata francese Rfi.fr: “Marcelo mi ha insegnato molto in un periodo in cui non era facile per lui, perché il Lione lo aveva mandato nella squadra riserve. Si prendeva del tempo con me dopo l'allenamento e facevamo esercizi sui passaggi, sul gioco lungo, sul colpo di testa, ecc. Insieme a Kalidou Koulibaly, con cui gioco in nazionale, Marcelo è uno dei miei modelli”.

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