Pezzella voto 6 - D'incoraggiamento. Il meglio deve ancora venire...

04.08.2020 22:17 di Manuela Bartolotti   vedi letture
Pezzella voto 6 - D'incoraggiamento. Il meglio deve ancora venire...
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Si è riscattato in questa finale di campionato e quindi merita un 6 d’incoraggiamento. Giuseppe Pezzella s’impegna, ma non tiene un’intera partita e non convince per le prestazioni oscillanti. Da lui in questa stagione ci si sarebbe aspettati di più, ma ha in sua difesa la giovane età che giustifica in parte l’andamento altalenante e la scarsa incisività in molti incontri. Sembra reagire meglio (e non è l’unico del Parma) contro avversari particolarmente forti e aggressivi, facendo risaltare anche doti offensive che, in quanto terzino, non gli sono proprio congeniali. Titolare in 10 partite comprese le due di Coppa, è riuscito a far bene il secondo tempo con il Frosinone portando avanti molti palloni e il primo tempo con la Roma, proponendosi in diverse occasioni. Sembra perdere di concentrazione più che di forza fisica, visto che le sue prestazioni migliori sono state a fine campionato in condizioni di gioco (caldo, match ogni tre giorni) non certo favorevoli. VOTO 6.

NUMERI - Ha disputato in tutto 24 partite, 10 da titolare e le altre subentrato a volte nell’ultimo quarto d’ora per un totale di 1126 minuti di gioco. Ha giocato titolare in entrambe le sfide di Coppa con rendimento discreto.

MOMENTO TOP - La partita contro la squadra della sua città, il Napoli, è stata quella dove più si è distinto e finalmente ha fatto comprendere di aver le doti per le quali è stato preso in prestito dall’Udinese fino al 2024. Ha affrontato Lozano come un leone riuscendo a metterlo in difficoltà.Nonostante i 30 gradi, ha combattuto fino alla fine, dando tutto senza risparmiarsi, esibendosi in gesti tecnici, dribbling e contrasti dove ha avuto la meglio. Uno dei migliori nella partita che ci ha garantito aritmeticamente la salvezza con una vittoria dopo 7 incontri e 6 sconfitte.

MOMENTO FLOP - La prima sfida dell’andata contro l’Atalanta, una vera disfatta con la solita messe di goal della Dea, ha visto lui (come gli altri del resto) travolto. Senza punti di riferimento, indeciso, completamente in bambola ha agevolato con ingenuità il quarto goal di Ilicic non marcandolo stretto come doveva. Giustificato solo per la forma e la forza dirompente degli avversari e per la generale prova insufficiente (mal comune…).

FUTURO - Dovrebbe restare al Parma fino al 2024 e da quanto ha mostrato nelle complesse, faticosissime ultime partite di campionato giocate da titolare, sta cominciando a tirare fuori il meglio, Più deciso, più grintoso, più preciso nei passaggi, sembra promettere (e confermare) quello che ci si aspettava da lui.