Partite che hanno fatto la storia, 18 maggio 2018: il Parma torna in Serie A

04.04.2020 21:53 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Partite che hanno fatto la storia, 18 maggio 2018: il Parma torna in Serie A

Questa sera inauguriamo una nuova rubrica: parleremo di partite che hanno fatto la storia, dove ripercorreremo le gesta di alcuni match fondamentali nella storia recente del Parma. Inizieremo con una partita che risale a soli due anni fa, ma che è già entrata nella leggenda per ciò che rappresenta tuttora nell'immaginario collettivo dei tifosi crociati. Si tratta di Spezia-Parma, la gara che ha riconsegnato agli emiliani la Serie A.

Solo tre anni prima, nel 2015, si compiva qualcosa di scellerato e doloroso, con il fallimento del Parma al termine di una stagione a dir poco assurda. Le vicissitudini varie costrinsero i crociati, sotto l'iniziativa di alcuni tra i più importanti industriali della città, a ripartire dai dilettanti. Nel giro di un paio di stagioni, pur con tutte le difficoltà del caso, la squadra ducale riuscì a conquistare la Serie B con due promozioni di fila: la prima in Serie C, più agevole, la seconda in B, decisamente più complicata tanto che il Parma fu costretto ad arrivarci tramite l'odissea infinita dei playoff. L'annata in cadetteria aveva visto il Parma da subito in grado di lottare nelle posizioni importanti, sebbene la proprietà avesse specificato come, in più frangenti, la promozione in Serie A non dovesse essere vissuta come un obbligo da assolvere necessariamente quell'anno. Tanto più che il Parma in quella stagione passò anche momenti critici, culminati in Empoli-Parma 4-0 del 17 febbraio 2018. Ma la squadra ducale seppe ricompattarsi, e arrivò a giocarsi la possibilità di intascarsi la promozione diretta in Serie A fino all'ultima giornata della regular season

Ultima giornata: è il 18 maggio 2018, appunto, con il Parma ospite dello Spezia per cercare di fare l'ennesima impresa. Un'eventuale promozione diretta, però, non può dipendere solo dal Parma, dal momento che al Frosinone, impegnato tra le mura amiche contro il Foggia, basterebbe battere i satanelli ormai senza obiettivi per centrare la Serie A. La squadra di D'Aversa sembrerebbe dunque già rassegnata a giocare i playoff, ma in ogni caso c'è da vincere a tutti i costi a La Spezia: in primis, per blindare il terzo posto dagli assalti del Palermo. In secondo luogo, per farsi trovare pronti: sia mai, se il Frosinone dovesse steccare... difficile, certo, ma non impossibile.

Queste appena descritte, dunque, le sensazioni della vigilia. Quando il Parma scende in campo a La Spezia, quel dolcissimo 18 maggio, lo fa con questa formazione: Frattali tra i pali, difesa a quattro con Iacoponi, Sierralta, Lucarelli e Gazzola; a centrocampo Dezi, Scavone e Barillà; tridente offensivo con Ciciretti e Di Gaudio sulle fasce e Ceravolo punta centrale. La cornice dell'Alberto Picco vede il Parma partire fortissimo, deciso a vincere a tutti i costi. Già all'11' i crociati sbloccano la gara, con Ciciretti bravo a inserirsi tra le linee e a regalare un assist delizioso per Ceravolo, che fredda Di Gennaro in uscita. E' vantaggio per la formazione emiliana. Lo Spezia reagisce, rendendosi pericoloso soprattutto con mischie in area di rigore; da una di queste occasioni nasce la massima opportunità per i liguri, che conquistano un penalty per fallo di mano. Sul dischetto il grande ex, Alberto Gilardino, calcia però malissimo con il pallone che finisce alle stelle. Non passa tuttavia il momento di spavento per i gialloblu, costretti a difendersi dinnanzi agli attacchi dello Spezia, il quale vuole concludere la stagione con onore. Nel finale di primo tempo, il Parma comincia a crederci, perché arrivano ottime, nonché insperate notizie da Frosinone, con il vantaggio del Foggia firmato da Mazzeo. All'intervallo, il Parma è virtualmente in Serie A. Ma è ancora lunga.

Anzi, lunghissima. Sì, perché in apertura di ripresa è ancora lo Spezia a spaventare Frattali, prima che il Parma torni a farsi sotto, centrando un palo sotto misura con Iacoponi. Questo è il prologo al secondo gol di marca crociata, firmato da Ciciretti: in qualche modo, Ceravolo ricambia il favore dell'assist del fantasista, entrando nell'azione del 2-0 portando lo scompiglio nella difesa spezzina. Poi, sulla respinta di Di Gennaro, il più lesto di tutti è proprio Ciciretti che mette in rete da due passi. Da quel momento in poi all'Alberto Picco accade poco; gli attacchi dello Spezia sono piuttosto sterili e si infrangono contro l'organizzatissima difesa gialloblu. Il turbine di emozioni, invece, è affidato alla radiolina, e in particolare alle notizie che giungono da Frosinone. Proprio pochi minuti dopo il raddoppio del Parma, al Benito Stirpe accade ciò che i tifosi crociati non vorrebbero mai sentirsi dire: la squadra ciociara, infatti, riesce a ribaltare la situazione, grazie al gol di Paganini e all'autorete di Rubin. La Serie A sembra dunque andare sempre più verso Frosinone, quand'ecco che, al minuto numero 89, arriva la notizia del pareggio del Foggia firmato da Roberto Floriano, un nome che in qualche modo resta così incastonato nella storia del Parma. Seguono minuti dove i tifosi sospirano e trattengono il fiato, anche dopo il fischio finale di Spezia-Parma, vinta dai crociati con il definitivo punteggio di 2-0: poco dopo arriva la conferma del pareggio del Frosinone in casa con il Foggia. Scatta l'ora della festa: il Parma è di nuovo in Serie A, e può celebrare così la sua terza promozione consecutiva.

SPEZIA-PARMA 0-2
(10′ Ceravolo, 62′ Ciciretti)