Una settimana da Dio per Britschgi: gol in Coppa Italia ed esordio in Serie A. Può essere lui il titolare del Parma, ma piedi per terra: serve tanto lavoro

02.10.2025 00:00 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Una settimana da Dio per Britschgi: gol in Coppa Italia ed esordio in Serie A. Può essere lui il titolare del Parma, ma piedi per terra: serve tanto lavoro

Buffalo, Stato di New York: Bruce Nolan, giornalista televisivo, se la prende con Dio per una serie di eventi sfortunati accaduti nella sua vita e il Padre Eterno decide di affidargli per una settimana i suoi poteri, rendendolo di fatto onnipotente. Comincia così “Una settimana da Dio” per il personaggio interpretato da Jim Carrey, che si trova a essere a tutti gli effetti una divinità scesa in terra. Tornando a noi, possiamo dire che l’ultima settimana di Sascha Britschgi non sia troppo dissimile dalla trama di questo celebre film, ovviamente con le dovute proporzioni. Anche se la combinazione esordio con il Parma, gol in Coppa Italia e conferma da titolare in Serie A si avvicina veramente a qualcosa di sovrannaturale.

In ogni caso, Sascha Britschgi nell’ultima settimana ha stupito tutti. Probabilmente nessuno, me compreso, prima della partita contro lo Spezia si sarebbe aspettato di vederlo titolare. Anche dopo l’ottima prestazione e il gol segnato non molti avevano dato credito a una sua possibile riconferma nell’undici iniziale. Poco male, perché mister Carlos Cuesta ci ha creduto e lo svizzero lo ha ripagato eccome: anche contro il Torino, Britschgi ha giocato una partita ordinata, garantendo grande corsa sulla fascia e spingendosi anche in alcune occasioni in zona cross. Se nelle prime settimane di questa stagione ci siamo arrovellati le meningi su quale potesse essere la soluzione al buco sulla fascia destra, ecco che Sascha sta provando in tutti i modi a guadagnarsi un posto fisso nell’undici titolare del Parma. E forse ci sta anche riuscendo.

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Senza dubbio quello della fascia destra è stato uno dei problemi principali del Parma fin dall’inizio della stagione. Dopo la conclusione del mercato era evidente come mancasse un tassello per completare il modulo disegnato da Carlos Cuesta per il suo Parma. Il tecnico maiorchino ha provato più soluzioni, prima adattando Lovik sulla destra (anche se, come sottolineato dal mister, il norvegese in patria ha giocato anche a piede invertito) e poi arretrando Almqvist, che di mestiere fa l’ala offensiva. Nessuna di queste soluzioni però ha convinto al cento per cento, tanto che l’inserimento di Britschgi nella gara di Coppa Italia contro lo Spezia sapeva quasi di ultima spiaggia. E invece lo svizzero ha risposto presente, dimostrando che il posto se lo può giocare eccome, nonostante la giovane età e la poca esperienza tra i grandi.

Calma, non è tutto oro quel che luccica. Le prime due prestazion dello svizzero sono senz’altro incoraggianti, ma ancora siamo ben lontani da aver risolto il problema sopracitato. Adesso sarà fondamentale da parte di Britschgi mantenere i piedi ben saldi a terra, senza montarsi la testa, continuando a lavorare e migliorare. Sono molti gli aspetti da migliorare, soprattutto in fase difensiva: non ci dimentichiamo la “dormita” condivisa con Delprato sul primo gol dello Spezia. Ma non sarebbe nemmeno giusto accanirsi per questo tipo di errori, che possono essere certamente limati col tempo. Intanto, Cuesta sembra avere piena fiducia in lui, altrimenti non lo avrebbe riconfermato contro il Torino. Ora starà a Sascha dimostrare di essere pronto a guadagnarsi una maglia da titolare fisso: lo spazio per emergere c’è eccome.

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