Un mercato che non completa la rosa come necessario: il solo Zanimacchia non può bastare. Perché l'addio di Romagnoli?

01.02.2023 00:00 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Un mercato che non completa la rosa come necessario: il solo Zanimacchia non può bastare. Perché l'addio di Romagnoli?

Ci si aspettava molto di più dal mercato del Parma, ma la dirigenza era già stata più volte chiara: "La rosa è all'altezza". Ergo: non servono modifiche. Questa lettura ci lascia un po' perplessi in effetti, visto che i primi sei mesi di campionato del Parma non ci hanno raccontato di una squadra perfetta e senza difetti, che in corsa sarebbero sì potuti essere corretti. E invece dentro il solo Luca Zanimacchia, un colpo sicuramente positivo, e fuori Tutino, che a Parma non voleva più restare, Oosterwolde (di cui avevo già parlato qui), e Simone Romagnoli, su cui torneremo tra poco. Poco, troppo poco aggiungo, per migliorare una rosa che ha dimostrato di avere tanti difetti nella sua completezza. Il Parma è una squadra all'altezza degli alti livelli nel suo undici titolare, ma non lo è nella totalità della sua rosa e questa cosa è emersa più volte in questi mesi. 

Questo è il primo non-mercato dell'era Krause. In passato il presidente americano e i dirigenti dell'epoca hanno sempre corso per acquistare, anche a casaccio, diversi giocatori per rendere più competitiva la rosa a stagione in corso. Ebbene, quest'anno c'è stata l'inversione di tendenza: non si compra quasi nessuno, giusto chi serve a tappare i buchi di chi è uscito (Zanimacchia per Tutino, che a mio giudizio è un netto upgrade). Comprare per comprare è sempre sbagliato e il Parma lo ha capito, ma non intervenire dove necessario è altrettanto sbagliato. La dirigenza si è assunta un rischio e sarà il campo a dirci se avranno ragione. 

In ultimo torniamo su Simone Romagnoli e per parlarne citiamo le parole del direttore sportivo Mauro Pederzoli di cinque giorni fa: "A volte le voci sono fonte di dispiacere, Romagnoli è un elemento importante di questo Parma dentro e fuori dal campo", aveva detto il ds a Tv Parma (qui ritrovate l'intervista completa). Cos'è cambiato in questi cinque giorni? Romagnoli ha chiesto la cessione? E nel caso, perché? Domande che ci auguriamo possano avere una risposta nei prossimi giorni e che, lo ammetto, mi incuriosiscono. Meno di dieci giorni fa, alle prime indiscrezioni di una possibile uscita di Romagnoli, da Collecchio erano subito intervenuti: "Il calciatore non è in vendita, sta rientrando dopo l'infortunio". Una conferma convincente, su un giocatore che in estate era stato acquistato per dare quel qualcosa in più ad una difesa che aveva sofferto in termini di esperienza lo scorso anno. Poi l'infortunio, e l'uscita dai radar del difensore, che ora ripartirà dalla Serie A, da Lecce. Un nuovo punto interrogativo in una sessione particolare, che capiremo tra qualche settimana se sarà stata vincente o l'ennesimo buco nell'acqua a cui ormai, purtroppo, ci siamo abituati in questi anni.