Non succede (perché non succede eh…), ma se succede?

13.10.2021 19:38 di Rocco Azzali   vedi letture
Non succede (perché non succede eh…), ma se succede?
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ci risiamo. Domenica riparte il campionato del Parma ed i giocatori in giro con le rispettive nazionali, così come i loro compagni rimasti ad allenarsi a Collecchio, torneranno ad indossare la maglia più bella. Una pausa che ci restituisce pedine importanti, come Osorio e Man, ed in vista del ritorno in campo, c’è curiosità di vedere Traorè all’opera, celebrato anche da Brunetta come uno dei profili più interessanti arrivati in estate.

Ok, spese queste due parole di circostanza, direi di passare a quanto più mi preme. Parlo per me: se fino alla precedente pausa potevo essere ottimista e ancora galvanizzato dagli acquisti del calciomercato, oggi le cose sono cambiate. Non c’è più quell'entusiasmo e quella sicurezza nei propri mezzi che hanno contraddistinto le prime uscite della squadra, nonostante ancora non si fossero visti né bel gioco tanto meno prove convincenti. Oggi prevale l’incertezza, e la paura di poter vedere il Parma sbagliare di nuovo ha sostituito quell’iniziale sensazione di sentirsi come i favoriti. Si avverte la pressione di dover dimostrare, a sé stessi in primis, che i proclami fatti fino a poco tempo fa non siano stati pronunciati con troppa fretta.
Per gli scommettitori quella contro il Monza è la classica partita da ‘tripla’, una gara che vede le due squadre partire alla pari e che, probabilmente, sarà decisa dagli episodi. La formazione che riuscirà a portare a casa i tre punti potrebbe dare una svolta al proprio campionato, perché una vittoria rilancerebbe le ambizioni di entrambe le piazze. Perdere vorrebbe dire subire un contraccolpo psicologico che lascerebbe strascichi nelle partite a venire e che metterebbe definitivamente tutti in discussione.

A tal proposito, non voglio neanche immaginare un epilogo simile per la sfida di domenica. Il campionato è lungo, è vero. La Serie B è imprevedibile e per i ribaltoni c’è sempre tempo, è vero anche questo. Ma non dimentichiamoci che siamo il Parma, e che dopo sette giornate siamo già nell’occhio del ciclone della critica. Ogni altro passo falso risuonerà fragoroso, anche a causa dell’eco mediatico che, giustamente, c’è attorno alla nostra squadra. I 3 punti sono la migliore delle medicine per questo gruppo di ragazzi, la cui gioventù può, e deve, farsi trascinare dall’entusiasmo che solo una vittoria è in grado di portare in dote. Quell'iniezione di fiducia di cui si ha estremo bisogno. Al contrario, una sconfitta…no, non lo voglio nemmeno immaginare.
Non succede (perché non succede eh…), ma se succede?