Il bel gioco può attendere, il vero spettacolo è vedere finalmente una squadra. Col Frosinone incoraggianti conferme

04.10.2022 00:00 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Il bel gioco può attendere, il vero spettacolo è vedere finalmente una squadra. Col Frosinone incoraggianti conferme
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Se con Genoa e Bari, due delle avversarie più forti incontrate sino a questo momento, il Parma era riuscito, seppur a tratti, a mostrare un calcio propositivo, contro il Frosinone la squadra ducale si è dovuta adattare ad un match delicato, cominciato già con qualche sofferenza di troppo per merito dei ragazzi di Fabio Grosso, il cui approccio aggressivo all'incontro ha probabilmente un po' scombinato i piani di Buffon e compagni. Per quanto faccia piacere vedere la propria squadra del cuore giocar bene, bisogna tuttavia rimarcare come quello di Serie B sia un po' un campionato a sé: un torneo insidiosissimo che vede spesso trionfare chi predilige la sostanza alla forma. E allora, almeno per una volta, non si storca troppo il naso se a fare la partita sono stati gli avversari. Forse sarò antico, ma per quanto mi riguarda ciò che più conta è vincere. Trovo peraltro che il vero spettacolo sia vedere finalmente una squadra: un gruppo coeso e unito che suda la moglia, lottando assieme dal primo all'ultimo istante per raggiungere un obiettivo comune. Mica poco, soprattutto se pensiamo a ciò che accadeva solamente fino a qualche mese fa...

E a proposito dello scorso campionato, sarete tutti (o quasi) d'accordo se dico che, una gara come quella col Frosinone, nella passata stagione l'avremmo persa. Magari saremmo andati ugualmente in vantaggio, ma poi l'arrembaggio dei ciociari ci avrebbe fatto tremare le gambe, costringendoci, in un modo o nell'altro, a consegnare la vittoria agli ospiti. E sì, anche lo strambo rigore di Man e la traversa di Lucioni, se vogliamo, sono dei segnali che, in un certo qual senso, ci dicono che qualcosa sta cambiando. E non ce ne voglia il Frosinone: dopo due anni di gol sbagliati davanti alla porta avversaria e di reti subite alla prima occasione, un po' ce lo meritiamo. Ricordiamo che anche ad Ascoli, prima della sosta, eravamo stati bravi a soffrire tutti insieme nel finale di gara senza andare mai realmente nel pallone: al cospetto del Frosinone, abbiamo dunque avuto incoraggianti conferme circa la solidità e la tenuta mentale dei crociati, i quali, tra l'altro, hanno ribadito coi fatti anche un altro concetto importante: possono mancare giocatori importanti come Bernabè, Mihaila e Romagnoli; alcuni big come Man possono partire dalla panchina; dei colossi come Vazquez possono incappare in una giornata no. Ma a fare la differenza - e gira e rigira si torna sempre lì - è il gruppo. In questo Parma non ci sono né comparse né attori protagonisti: tutti - da Buffon a Zagaritis - sono tasselli importanti di un bellissimo puzzle che però va ancora completato con pazienza e perseveranza. Avanti così, crociati!