3-5-2, sarà un caso isolato? Liverani sa anche fare il D'Aversa

05.11.2020 20:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
3-5-2, sarà un caso isolato? Liverani sa anche fare il D'Aversa
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da quando Fabio Liverani è stato annunciato sulla panchina del Parma, sono arrivate delle critiche da parte della tifoseria per la sua scelta (operata non dagli americani, questo va detto, ma dai soci parmigiani). Principalmente, ciò che si imputava a Liverani era il suo essere dipendente da un solo modulo e l'estrema convinzione di dover proporre un nuovo sistema di gioco, partendo dall'impostazione dal basso. Praticamente quasi l'opposto del calcio che praticava D'Aversa. Come ho già detto tempo fa, non credo alla suddivisione manichea tra giochisti e risultatisti, categorie alle quali apparterrebbero rispettivamente Liverani e D'Aversa. Mi sembra anche che la gara contro l'Inter abbia confermato questa mia idea: Liverani ha messo da parte la difesa a quattro - complice anche l'emergenza - mettendosi a tre dietro (in verità a cinque) e, nel secondo tempo, ha badato meno alla costruzione dal basso. Lo dimostra come siano arrivate le due reti del Parma, in occasione delle quali sembrava di vedere la squadra dell'anno scorso. Anche la vittoria sull'Hellas Verona secondo me ha mostrato come Liverani non sia poi così de coccio - come si dice a Roma - e allo stesso tempo il mister è stato capace di far vestire alla squadra dei panni tecnico-tattici che vanno oltre il 4-3-1-2 con impostazione dal basso. Di certo nel calcio moderno l'idea di saper proporre (e imporre), alzando la percentuale del possesso palla, spesso aiuta a ottenere il risultato. E penso anche che trasmettere una mentalità più vicina a questo atteggiamento sia un'occasione di crescita tecnica - e non solo tattica - per buona parte della nostra rosa. Tutto questo però pur tenendo conto che si può cambiare modulo, idea di gioco, atteggiamento (anche nel corso della stessa gara) e tornare al "badare a non prenderle", anche a seconda dei giocatori che hai a disposizione e all'avversario che hai di fronte. Insomma, mi sembra che questo Parma sia potenzialmente molto meno monotematico di quello che poteva sembrare dopo le prime partite stagionali. Staremo a vedere se si continuerà su questa via.

Dico anche questo in vista del match con la Fiorentina, che potrebbe riservare delle sorprese tattiche. Secondo me infatti non è poi da escludere a priori che il 3-5-2 possa essere riproposto, sebbene Liverani abbia recuperato diversi elementi in settimana. Al di là di questo, sarà importante saper leggere i momenti della partita, contro una Fiorentina sì ferita, sì in una situazione ambientale complessa, ma anche affamata di punti e desiderosa di riscattare l'opaca prova con la Roma.