Dopo la corsa provvidenziale contro Milan e Verona, Sorensen vuole il gol che continua a sfiorare
Dopo un inizio difficile, Oliver Sorensen sembra essersi finalmente calato nella realtà del calcio italiano. Arrivato in estate dalla Danimarca, il centrocampista ha faticato ad inserirsi negli schemi di mister Carlos Cuesta nelle prime settimane, con tanta corsa ma apparentemente a vuoto. Poi, dalla trasferta di Roma, un crescendo continuo, fino ad arrivare al match di domenica scorsa, contro l’Hellas Verona.
Al Bentegodi Sorensen, con un Keita non al meglio, ha preso in mano il centrocampo, gestendo i palloni sia in difesa che vicino all’area avversaria. Emblematiche due situazioni, con la traversa colpita in occasione della prima rete di Pellegrino e una chiusura importantissima nella propria area, dopo una corsa di almeno 60 metri. Proprio la corsa che, senza troppi dubbi, ha regalato al Parma il punto raccolto contro il Milan. Il recupero provvidenziale su Saelemakers è solo il picco dell’iceberg di cosa Sorensen sta offrendo e può offrire al centrocampo gialloblu. Da un giocatore che vanta dieci gol e cinque assist nella scorsa stagione però, manca forse un elemento da aggiungere al quadro dipinto finora.
In più occasioni infatti Sorensen ha sfiorato il gol; a Roma un suo tiro inaspettato e secco ha costretto Svilar a una super parata, mentre contro il Verona oltre alla traversa il danese si è presentato al tiro più volte. Ora, contro l’Udinese, ci sarà l’occasione per trovare questa rete, che continua beffardamente a ronzargli incontro senza lasciarsi cogliere.


