Lazio, Lotito: “Ero d’accordo sull’indice di liquidità quando saltò il Parma, indice di stupidità della FIGC”

Intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione di Maurizio Sarri, il presidente della Lazio Claudio Lotito si è espresso duramente sul blocco del mercato per la squadra biancoceleste. Il numero uno della Lazio si è lanciato contro la FIGC, difendendo la posizione del club, e ricordando anche di essere stato favorevole all’introduzione dell’indice di liquidità dopo il fallimento del Parma.
Lei si sente di garantire che la Lazio potrà fare mercato a gennaio? Cosa è successo per arrivare al blocco del mercato?
"Chiariamo la situazione, penso di avere a che fare con persone che sanno leggere e scrivere. Il tema nasce da un fatto pratico, Lotito otto anni fa era consapevole nell'inserire l'indice di liquidità quando saltò il Parma durante la stagione. Questo indice serve a monitorare i ricavi e i costi a breve termine, ovvero in 12 mesi. L'indice all'epoca era 0,2 o 0,3, adesso è stato portato a 0,8 su un criterio per le aziende in crisi. Viene effettuata una fotografia alla società al 31 marzo, mentre invece al 30 giugno può avere ben altra situazione. Aggiungo anche il paradosso chiamato indice di stupidità, una persona rigorosa e attenta se fa investimenti patrimoniali e arricchisce la società come si vede in questo studio viene prodotto dalla cassa della società. Se sottraggo cassa ma senza condizionare i pagamenti obbligatori non ha senso, la Lazio è l'unica azienda in Italia che ha pagato con sei mesi d'anticipo per 21 anni la rata col Fisco. La Lazio parte con la rata pregressa, con 15 milioni all'anno che paga per il Covid, in più questa intelligenza sportiva ha reso il calcio femminile professionista e costa altri sei milioni, c'è un costo complessivo di 27 milioni e nonostante ciò la Lazio ha continuato a pagare puntualmente, sta facendo investimenti e lo sta facendo anche con l'academy, senza avere mutui o bond, io potrei fare tutto questo andando in banca facendo un bel mutuo gravando di debiti la società".
Lotito ha poi continuato: "Ci sono parecchie squadre che hanno 500 o più milioni di debiti, ma hanno l'indice di liquidità in ordine. Se sposto un costo da 12 mesi a 13 mesi non viene monitorato dall'indice di liquidità. Il blocco è nato da una svista, l'attuale management che ho trovato quando sono arrivato e che stimo, hanno scaricato i costi al 31 marzo sul presupposto che l'indice di liquidità fosse stato abolito, visto che dal primo luglio non esiste più. La Lazio non ha problemi con i requisiti europei, mentre altre squadre hanno sanzioni e altro. Viene abolita una norma, ma poi la usi per condizionare il mercato estivo. Bastava spostare 3,6 milioni di costi al 5 aprile invece che al 31 marzo e questo problema non ci sarebbe stato. Abbiamo chiamato l'allenatore e spiegato questa situazione che nasce da regole illogiche. Io potrei mettermi a fare ricorso, la Lazio dal punto di vista bilancistico ha circa 300 milioni di patrimonio e 300 milioni di giocatori, ci sono mai stati problemi con il pagamento degli stipendi? Mai. Questa cosa non fa onore al calcio italiano, ma non è la Covisoc che decide, la Covisoc è lo strumento che attua le regole della Federazione. Se la Lazio dovrà intervenire a gennaio lo farà, vi garantisco che abbiamo ricevuto offerte importantissime per tanti giocatori a gennaio o a giugno, ma abbiamo deciso che l'allenatore dovrà valutare tutti i giocatori e deciderà se i giocatori saranno idonei o meno".
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