Continuano le polemiche su Milan-Como, l’AIC: “Calciatori liberi di esprimersi, indipendentemente dai guadagni"

09.10.2025 20:35 di  Bartolomeo Bassi   vedi letture
Continuano le polemiche su Milan-Como, l’AIC: “Calciatori liberi di esprimersi, indipendentemente dai guadagni"
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Continuano le polemiche per la decisione della FIGC di fare disputare la sfida di Serie A tra Milan e Como in Australia, a Perth. Dopo la richiesta della Lega di un piccolo sacrificio dei tifosi e dei calciatori, il centrocampista del Milan Adrien Rabiot aveva commentato la scelta sui social, definendola folle. Non si è fatta attendere la replica di Luigi de Siervo, ad della Lega Serie A, che gli ha ricordato ‘di essere pagato per giocare a calcio’. A fare chiarezza sulla questione Umberto Calcagno, presidente della Associazione Italiana Calciatori, che ha provato a spiegare le ragioni di entrambe le parti. Queste le sue parole raccolte da ANSA.

“Il problema non è rappresentato dall'eccezionalità di una gara e le legittime riflessioni di un atleta non andrebbero messe polemicamente in relazione con i suoi guadagni, ma ascoltate e accolte con spirito costruttivo. Tutta la categoria ha sempre dimostrato un forte senso di responsabilità verso l'intero sistema, comprendendo la necessità di ricercare nuove fonti di ricavo. Il pensiero dei protagonisti esprime una sincera preoccupazione per la loro salute e per la qualità dello spettacolo offerto; calendari troppo serrati, con conseguenti sovraccarichi di lavoro, lunghe trasferte e insufficiente periodo di recupero, influiscono negativamente su questi aspetti e solo discutendone insieme si potranno trovare soluzioni che vadano a tutela degli interessi di tutti”.

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