Cancellieri sempre più protagonista alla Lazio: già eguagliati i numeri di Parma

Per una Lazio che fatica a decollare, sono solo sette i punti ottenuti dai biancocelesti, c'è un Matteo Cancellieri in grande spolvero. Dopo il belissimo gol realizzato contro il Genoa, nella partita casalinga con il Torino, l'ex Parma si è superato, trovando la via della rete per ben due volte. Dopo i prestiti ad Empoli e appunto Parma, il classe 2002 ha ritrovato nella capitale, l'allenatore prima di altri aveva creduto in lui, ovvero Maurizio Sarri. Il tecnico ex Chelsea aveva visto in Cancellieri un'ala d'attacco di indubbie qualità tecniche ma anche la duttilità, in quanto nel talento romano Sarri immaginava anche un possibile ruolo alla "falso nueve", un attaccante mobile che tolga riferimenti ai difensori avversari (stesso passaggio che aveva esaltato poi Mertens nella sua esperienza a Napoli).
I problemi fisici di Isaksen, l'addio di Tchaouna e il blocco al mercato, questi sono i fattori principali che hanno contribuito all'esplosione dell'ex Hellas Verona. A Cancellieri vanno però riconosciuti i meriti di essere cresciuto molto nelle sue parentesi in prestito. Da talento grezzo e spesso troppo leggero, il classe 2002 è diventato un giocatore più concreto. In maglia crociata, oltre alle tre reti realizzate, si era distinto per un atteggiamento sempre propenso al sacrificio e al rientro in fase difensiva, in un Parma che appariva spesso molto spaccato in due dal centrocampo in sù. Alla fine, l'alto prezzo del riscatto, un brutto infortunio arrivato in contemporanea alla scelta di Chivu di adottare un modulo che non lo vedeva protagonista, hanno portato però al rientro in biancoceleste di Cancellieri. Nonostante Isaksen migliori giorno dopo giorno la propria condizione, sarà difficile per il danese togliere il posto all'ala romana, in odore anche di chiamata in nazionale italiana.